PORT-AU-PRINCE – Nonostante la difficile situazione politica
e sociale che affligge il paese, continua a crescere la presenza francescana ad Haiti.
Secondo quanto riferisce l’ultimo numero di “Fraternitas”, il notiziario dei Frati
Minori, nell’isola attualmente ci sono due fraternità: una Port-au-Prince e una Pestel,
a 300 chilometri dalla capitale. I frati hanno una parrocchia di circa 35mila abitanti,
con 10 cappellanie nella regione dove svolgono attività di catechesi, assistenza a
malati e poveri e insegnamento. Attualmente nell’ex colonia francese si contano un
professo temporaneo e cinque aspiranti che cominceranno il postulantato nei prossimi
mesi. I primi missionari che giunsero ad Haiti nel 1505 erano francescani, ma la loro
presenza si perse nei secoli successivi, fino al 1988, quando ricominciò una presenza
stabile, dalla Provincia dell’America Centrale. Anche se la popolazione locale discendente
dagli schiavi africani ha conservato la mentalità e la religione tradizionale dell’Africa
orientale, il vudù, la Chiesa cattolica è bene impiantata nell’isola, con nove diocesi
dove non mancano vocazioni sacerdotali e religiose. (Vid. 16 gen – ZENGARINI)