GUIGANG - Ha 101 anni il vescovo più anziano in Cina.
Si tratta di Mons. Joseph Meng Ziwen vescovo di Nanning, capoluogo della regione autonoma
cinese del Guanxi, al confine con il Vietnam. Nonostante la tarda età e alle spalle
venti anni passati in un campo di rieducazione, l’anziano pastore è ancora in forze
per potere svolgere la sua attività pastorale tra i fedeli. “Non mi sento per nulla
ridotto male”, ha detto all’agenzia Ucan precisando che, anzi, senza quegli anni di
internamento e duro lavoro, non potrebbe essere “così forte e sano e non sarebbe vissuto
così a lungo”. Nato a Hengling il 19 marzo del 1902 da una famiglia non cattolica,
Mons. Ziwen è stato battezzato quando era adolescente e dopo sei anni di studi filosofici
e teologici al Seminario maggiore di Penang in Malesia, è stato ordinato sacerdote
nel 1935 a Nanning. E tale è rimasto per le autorità cinesi, nonostante nel 1984 sia
stato ordinato clandestinamente vescovo da un presule della Chiesa non ufficiale della
provincia del Gansu. Mons. Ziweng è stato testimone di tutti gli sconvolgimenti che
hanno segnato la storia cinese del XX secolo: dalla caduta dell’Impero Qing alla salita
al potere dei comunisti nel 1949. Tutte vicende da cui l’allora don Ziwen uscì indenne
fino ai primi problemi con il nuovo regime e quindi l’internamento con l’accusa di
avere aiutato i Nazionalisti di Chang Kai Shek e di avere promosso sentimenti anti-nazionali.
Liberato nel 1970 perché troppo anziano per potere svolgere lavori pesanti, riprese
discretamente il suo ministero pastorale, anche battezzando segretamente convertiti
al cattolicesimo. Attività che ha portato avanti sino ad oggi insieme a quella di
medico, professione appresa in gioventù e praticata anche durante l’internamento. (Ucan:
16 gen. – ZENGARINI)