PECHINO. Il caloroso saluto di Giovanni Paolo II al popolo cinese a ai popoli asiatici
che festeggiano il Capodanno Lunare, ha subito suscitato interesse e gioia fra i
cattolici cinesi. “Aspettavo da tanto una parola del Papa perché da lungo tempo non
si sente più nulla dei rapporti fra Cina e Vaticano - ha detto un medico cattolico
-. Adesso sono più in pace: questo augurio è il segno che la Chiesa universale non
ci ha dimenticati. So che il Papa conserva il pensiero per la Cina nel profondo del
suo cuore e prega per noi". L’anno cinese è dedicato ogni anno a un segno dello zodiaco
orientale. Quest’anno è quello della Scimmia. Secondo le credenze tradizionali, è
un anno positivo che porta prosperità e ricchezza, ma anche inquietudine. Il capodanno
è un momento di unione familiare e di amicizia e per i cinesi coincide con l’inizio
della Primavera e il rinnovamento della natura. “Sono anni e anni che aspettiamo
il momento in cui potremo riunirci in libertà con la Chiesa universale, con tutti
i nostri fratelli cattolici - ha commentato un fedele -. La Scimmia è anche un segno
che esprime intelligenza. Per quest’anno mi auguro che tutti noi sfrutteremo la nostra
intelligenza per affrettare questa unione con la chiesa universale". (Asianews
18 gen. - MANCINI)