Il Papa ricorda san Luigi Maria Grignon de Monfòrt: il culto per Maria è un mezzo
privilegiato per trovare Gesù Cristo
In occasione del 160° anniversario della pubblicazione del “Trattato della vera devozione
alla Santa Vergine” di San Luigi Maria Grignion de Montfort, il Papa ha inviato alle
Famiglie monfortane una Lettera sulla dottrina mariana del loro fondatore. Si tratta
di un testo classico della spiritualità mariana: scritto agli inizi del 1700 e rimasto
sconosciuto per oltre un secolo, venne scoperto quasi per caso 160 anni fa: pubblicato,
riscosse un immediato successo. Il Papa confessa di aver tratto “un grande aiuto dalla
lettura di questo libro” quando era ancora giovane trovando la risposta alle sue “perplessità”
dovute al timore che il culto per Maria, “dilatandosi eccessivamente, finisse per
compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo”. “Sotto la guida sapiente di
san Luigi Maria – scrive Giovanni Paolo II - compresi che, se si vive il mistero di
Maria in Cristo, tale rischio non sussiste”. Secondo il pensiero del Santo, infatti
Maria “ci accompagna nel nostro pellegrinaggio di fede, speranza e carità verso l'unione
sempre più intensa con Cristo, unico salvatore e mediatore della salvezza”.
Il
Pontefice ricorda inoltre che il suo motto Totus tuus, “Io sono tutto tuo”, è ispirato
alla dottrina di Grignion de Montfort e vuole esprimere l'appartenenza totale a Gesù
per mezzo di Maria. “La dottrina di questo Santo – sottolinea - ha esercitato un influsso
profondo sulla devozione mariana di molti fedeli e sulla mia propria vita”.
Per
San Luigi Maria la vera devozione mariana è dunque cristocentrica e diventa un mezzo
privilegiato “per trovare Gesù Cristo perfettamente, per amarlo teneramente e servirlo
fedelmente” (Trattato della vera devozione, 62). Maria diventa l’eco fedele di Dio:
“Ogni volta che tu pensi a Maria, Maria pensa per te a Dio. Ogni volta che tu dai
lode e onore a Maria, Maria con te loda e onora Dio”. “Se tu dici Maria, lei ripete
Dio”.
"Tutta la nostra perfezione - scrive Grignion de Montfort - consiste
nell'essere conformi, uniti e consacrati a Gesù Cristo”. Ora, essendo Maria la creatura
più conforme a Gesù Cristo, ne segue che, tra tutte le devozioni, quella che consacra
e conforma di più un'anima a Nostro Signore è la devozione a Maria, sua santa Madre,
e che più un'anima sarà consacrata a Maria, più sarà consacrata a Gesù Cristo" (Trattato
della vera devozione, 120).
San Luigi Maria spiega quindi gli "effetti meravigliosi"
della perfetta devozione mariana che conduce ad una fede pura e contemplativa che,
rinunciando alle cose sensibili o straordinarie, penetra nelle misteriose profondità
di Cristo. Così, nella sua preghiera, san Luigi Maria si rivolge alla Madre del Signore
dicendo: "Non ti chiedo visioni o rivelazioni, né gusti o delizie anche soltanto spirituali...
Quaggiù io non voglio per mia porzione se non quello che tu hai avuto, cioè: credere
con fede pura senza nulla gustare o vedere". La Croce - conclude il papa - è il momento
culminante della fede di Maria: "Mediante questa fede Maria è perfettamente unita
a Cristo nella sua spoliazione... E' questa forse la più profonda kénosis della fede
nella storia dell'umanità".