Proclamare con coraggio il Vangelo della famiglia, fucina di amore
Durante l’Angelus di domenica 28 dicembre, Giovanni Paolo II non ha mancato di ricordare
l’odierna festa della Santa Famiglia.
“Alla scuola di Nazareth – ha detto -
ogni famiglia impara ad essere fucina di amore, di unità e di apertura alla vita.
Ma “nel nostro tempo – ha aggiunto - un mal inteso senso dei diritti viene talvolta
a turbare la natura stessa dell’istituto familiare e del vincolo coniugale”:
“Occorre
che a tutti i livelli si congiungano gli sforzi di quanti credono nell’importanza
della famiglia basata sul matrimonio. Si tratta di una realtà umana e divina che va
difesa e promossa come bene fondamentale della società”.
Sulla scorta del
Concilio Vaticano II il Papa ha esortato i cristiani ad essere “attenti ai segni dei
tempi” adoperandosi “per sviluppare diligentemente i valori del matrimonio e della
famiglia” tanto “con la testimonianza della propria vita, quanto con un’azione concorde
con gli uomini di buona volontà”. “Occorre proclamare con gioia e coraggio il Vangelo
della famiglia. Eleviamo a tal fine la nostra comune preghiera a Gesù, Maria e Giuseppe
per tutte le famiglie, in particolare per quelle in difficoltà materiali e spirituali”.