2003-12-29 12:53:37

Il cordoglio e la vicinanza del Papa alle vittime del terremoto in Iran


Il Papa all’Angelus, domenica 28 dicembre, in piazza San Pietro, ha rivolto il suo pensiero e la sua preghiera ai terremotati in Iran, invitando tutti, in particolare i cattolici, a manifestare concretamente la propria solidarietà con quanti sono stati colpiti da questa catastrofe.

Il Papa ha pregato per le vittime del terremoto, in particolare per gli abitanti di Bam, affidando alla misericordia di Dio “le migliaia di persone che hanno perso la vita, come pure i feriti e i superstiti rimasti senza casa e bisognosi di aiuto”. Quindi ha lanciato il suo appello alla solidarietà:

“Invito le Organizzazioni internazionali, e specialmente quelle caritative cattoliche, a venire incontro con generosità ai nostri fratelli e sorelle iraniani colpiti da così grave catastrofe. La solidarietà del mondo intero particolarmente sentita nel clima natalizio, renda meno drammatica la situazione dei terremotati”.

Ed oggi, con un comunicato, il Pontificio Consiglio Cor Unum ha reso noto che Giovanni Paolo II ha voluto inviare, tramite l'organismo caritativo della Chiesa, un segno concreto di solidarietà al Popolo iraniano. Con questo gesto, aggiunge il comunicato, il Papa desidera sostenere ed incoraggiare, attraverso le strutture cattoliche presenti in quella Nazione, l’opera di soccorso per quanti soffrono a causa delle conseguenze del catastrofico sisma.

Già sabato scorso, il Papa aveva inviato un telegramma di cordoglio per le vittime del devastante terremoto nell’Iran sudorientale, invitando la comunità internazionale a “manifestare concretamente il suo sostegno e la sua solidarietà verso quanti sono stati colpiti da questo dramma”.

Nel messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato Angelo Sodano, il Papa esprime la sua “vicinanza spirituale alle persone afflitte da questa terribile tragedia”, raccomandando “i defunti alla misericordia dell’Onnipotente” e assicurando “la sua viva compassione a tutti i sopravvissuti e ai loro familiari”.

Nell’estendere le sue condoglianze alle autorità iraniane – si legge nel telegramma – il Pontefice “non dimentica coloro che coraggiosamente prendono parte alle operazioni di salvataggio”.








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