Salvaci dai grandi mali che lacerano l’umanità del terzo millennio: è la preghiera
del Papa nel suo messaggio natalizio.
Una grande preghiera per la pace, lo stupore immenso, la tenerezza e la gioia infinita
di fronte al mistero insondabile del Creatore dell’universo che si fa bambino e nasce
povero in una stalla di Betlemme: queste le parole e i sentimenti espressi da Giovanni
Paolo II nel messaggio natalizio letto la mattina del 25 dicembre, prima della benedizione
Urbi et Orbi . E’ Natale: è nato il Salvatore del mondo! A lui il Papa ha rivolto
un’accorata preghiera per liberare dal male l’umanità. Il servizio di Sergio Centofanti.
“Salvaci
dai grandi mali che lacerano l’umanità in questi inizi del terzo millennio. Salvaci
dalle guerre e dai conflitti armati che devastano intere regioni del globo, dalla
piaga del terrorismo e dalle molte forme di violenza che straziano persone deboli
ed inermi. Salvaci dallo scoraggiamento nell’affrontare i cammini della pace, difficili
sì, ma possibili e perciò doverosi; cammini urgenti sempre e dovunque, soprattutto
nella Terra dove sei nato Tu, Principe della Pace”.
Questa è la forte invocazione
alla pace lanciata dal Papa oggi a mezzogiorno dal sagrato della basilica vaticana
nel suo messaggio natalizio. In collegamento con 82 TV di 50 diversi Paesi Giovanni
Paolo II ha fatto gli auguri di Natale in 62 lingue impartendo poi la solenne benedizione
Urbi et Orbi, cioè alla città di Roma e al mondo.