2003-12-26 12:34:13

Natale tra paura e speranza in tanti paesi dell'Africa


Trasferiamoci in Africa. In diversi Paesi del continente, tra i quali la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda, la Costa d’Avorio e la Liberia, milioni di persone vivono un altro Natale tra paura e speranza.
Conflitti e crisi affliggono, infatti, le popolazioni locali e i missionari che vivono e operano in questi Stati.
Il servizio di Giulio Albanese:
Il Natale africano sarà purtroppo - è triste dirlo - in molte regioni del continente un Natale caldo sotto tutti i punti di vista, soprattutto per quanto concerne la sicurezza. Pensiamo ai missionari, alle missionarie, ai volontari che operano nel nord Uganda, dove da anni imperversano i famigerati ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore. Per non parlare delle remote regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo, dove le bande armate dei senza legge fanno il bello e il cattivo tempo, nonostante nella capitale Kinshasa i signori della guerra abbiano deciso tutti insieme di governare democraticamente, almeno dicono loro, un Paese ridotto allo stremo. E che dire dell’Angola, l’ex colonia portoghese, dove su una popolazione di 10 milioni e mezzo di abitanti sono ancora disseminate sotto terra oltre 15 milioni di mine antiuomo. “L’Africa vuole la pace”, hanno ripetutamente detto ad alta voce i vescovi del Secam, l’organismo ecclesiale che riunisce l’episcopato dell’Africa e del Madagascar. Una pace che solo Dio fatto uomo, Gesù Cristo, può portare ad una umanità dolente che ha fame e sete di giustizia. “Non dobbiamo cedere alla tentazione della disfatta”, ha detto l’arcivescovo di Gulu, mons. John Baptiste Odama, ricordando che le Chiese sono chiamate soprattutto nel nord Uganda a testimoniare il mistero dell’Incarnazione, in un continente nel quale Cristo nasce anche oggi, come 2000 anni fa, come profugo nella periferia di un mondo sempre più povero.







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