BRUXELLES. - Sei organizzazioni cristiane europee appoggiano la decisione di Pat
Cox, presidente del Parlamento europeo, contro la direttiva dell'Unione Europea sui
ricongiungimenti familiari. Secondo le sei organizzazioni – Caritas Europa, Comece
(vescovi dell’Unione Europea), Ccme (Commissione delle Chiese per i migranti in Europa),
Icmc (Commissione cattolica internazionale per le migrazioni), Jrs (Servizio dei gesuiti
per i rifugiati), Quaker council for european affairs programme associate – la direttiva
"infrange i fondamentali diritti dei cittadini di Paesi terzi di vivere con le loro
famiglie e in particolare il diritto di far vivere i bambini con i loro genitori".
La direttiva – adottata dal Consiglio dei ministri il 23 settembre 2003 – consente
infatti agli Stati membri di imporre numerose restrizioni alle riunificazioni dei
nuclei familiari degli immigrati residenti in Europa. Pat Cox ha deciso di "sfidare
la direttiva europea seguendo una raccomandazione del Comitato del Parlamento europeo
sulla libertà e i diritti dei cittadini con il supporto unanime del Comitato per gli
affari legali". "Adottando questa direttiva – concludono le sei organizzazioni – i
Paesi membri hanno fallito nella loro responsabilità di adottare gli standard dei
diritti umani europei e internazionali per armonizzare la legislazione dell’Unione
europea". (Sir 17 dic.)