2003-12-05 18:13:54

Ricorre oggi il 50.mo anniversario del Programma Scandinavo: con noi la responsabile Ingrid Sundsten


Una legge più adeguata sulla libertà religiosa in Svezia e la volontà di offrire informazioni non riportate su altri mass media.
E’ questo il contesto nel quale, 50 anni fa, è nato il Programma scandinavo della Radio Vaticana.
Ripercorriamo alcuni momenti salienti della sua storia con la responsabile, Ingrid Sundsten, al microfono di Amedeo Lomonaco:

R. – Il Programma ha avuto inizio nel 1953 e all’inizio consisteva in una trasmissione di 15 minuti alla settimana e facevamo capo alla sezione tedesca. Dalla fine 1989 abbiamo un programma giornaliero di 20 minuti.

D. – In quali Paesi è trasmesso il programma scandinavo?

R. – In Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia ed Estonia. Le lingue principali sono lo svedese e il finlandese: in Svezia abbiamo il maggior numero di ascoltatori e con loro intratteniamo una fitta corrispondenza. Spesso abbiamo inserti in danese e norvegese. Nella programmazione finlandese, c’è uno spazio in estone – di 5 minuti – ogni domenica.

D. – A quale pubblico si rivolge, soprattutto, il vostro programma?

R. – Il programma si rivolge agli svedesi protestanti che, in genere, non sono molto praticanti. Per questo cerchiamo di offrire informazioni ai protestanti sulla Chiesa cattolica, perché i mass-media non trattano, solitamente, argomenti religiosi.

D. – Quindi, le vostre trasmissioni sono ascoltate soprattutto da protestanti. Quali sono le loro reazioni?

R. – Molti sono contenti e ci scrivono tante lettere: sono soddisfatti per le informazioni che diamo e che difficilmente trovano in altri mezzi di informazione.

D. – C’è un aneddoto che vuoi ricordare?

R. – Il Santo Padre ha visitato i Paesi scandinavi nel 1989. Per prepararsi a questo viaggio voleva dire qualche frase in ogni lingua e noi siamo diventati suoi insegnanti. Il Papa è molto meticoloso. Con la penna, ad esempio, sottolineava le pronunce...







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