Il mondo non rimanga sordo al grido di coloro che domandano cibo per sopravvivere:
così Giovanni Paolo II ricevendo oggi in Vaticano i delegati alla conferenza della
FAO
Il monito del Papa a non lasciare inascoltato il grido degli affamati: stamane in
Vaticano l’udienza a 400 delegati di tutto il mondo riuniti a Roma per la XXXII Conferenza
della Fao, chiamata ogni due anni a monitorare la situazione dell’alimentazione e
dell’agricoltura nell’intero Pianeta. I lavori aperti il 29 novembre si chiuderanno
il 10 dicembre. Il servizio di Roberta Gisotti: Un’occasione per esprimere “l’apprezzamento
della Chiesa cattolica” alla Fao, “per l’importante servizio” che “rende all’umanità”.
Un servizio oggi più urgente e necessario che mai, perché, come ha sottolineato Giovanni
Paolo II, “la fame e la malnutrizione aggravate dalla crescente povertà rappresentano
una grave minaccia alla coesistenza dei popoli e delle nazioni”.
“The world
may not remain deaf to the plea of those who demand the food they need in order to
survive!”
“Che il mondo – ha ammonito il Santo Padre – mai rimanga sordo alla
supplica di coloro che domandano il cibo loro necessario per sopravvivere”. E’ chiaro
– ha spiegato il Papa, che alla luce di questa relazione tra fame e pace, le decisioni
politiche ed economiche e le strategie devono sempre più essere guidate da un impegno
di solidarietà globale e di rispetto per i diritti fondamentali, incluso il diritto
ad un’adeguata alimentazione.”
Infatti – ha proseguito Giovanni Paolo II –
“la dignità umana stessa è compromessa dovunque un ristretto pragmatismo distaccato
dalle oggettive richieste della legge morale conducano a decisioni di cui beneficiano
pochi fortunati ignorando le sofferenze di larga parte dell’umana famiglia”. Quindi
il rinnovato invito a tutti i gruppi sociali, alle associazioni civili, alle confessioni
religiose, ai governi e alle istituzioni internazionali, perché ognuno nelle proprie
competenze partecipi a questa missione solidale “nel promuovere il bene comune dell’umanità”.
Da
rilevare che dalla Conferenza della Fao si è confermato il fallimento dell’obiettivo
di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015, cosi come forse con troppa ambizione
si era stabilito nel Vertice mondiale sull’alimentazione nel ’96. A tutt’oggi sono
842 milioni le persone nel mondo che non godono del diritto fondamentale al cibo,
una cifra impressionante che sta crescendo.