I vescovi europei esprimono il proprio rammarico per il mancato accordo del Consiglio
dei ministri dell’Unione europea sui limiti etici della ricerca sulle cellule staminali
BRUXELLES. = Il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea non ha raggiunto, martedì
scorso, un accordo sui limiti etici dei progetti di ricerca che utilizzano cellule
staminali ottenute da embrioni umani.
Il segretario generale della Commissione
degli episcopati della comunità europea (Comece), mons. Noël Treanor, ha espresso
con un comunicato il proprio rammarico per tale mancato accordo.
“Accettare
che i fondi europei siano usati per la ricerca sulla cellule staminali – si legge
nel documento della Comece - significa legittimare le tecniche usate per produrre
queste cellule e quindi la distruzione degli embrioni umani”.
A prescindere
dalle posizioni di ciascuno, secondo il segretario della Comece è importante capire
che il dibattito sulle cellule staminali è inevitabile per la persona e la società
umana.
“L’incapacità del Consiglio dei ministri europei di raggiungere l’accordo
– conclude il comunicato - è la prova della complessità etica di tale questione. Le
decisioni dovrebbero essere decise dagli Stati membri in conformità con il principio
del sussidiarietà”. (A.L.)