2003-12-05 18:12:42

Giornata internazionale del Volontariato: ce ne parla Agostino Mantovani


Oggi è la Giornata internazionale del Volontariato per lo sviluppo economico e sociale indetta dall’ONU.
Per quest’occasione in Italia è stata premiata con l’Oscar del volontariato internazionale 2003 Alida De Bortoli, 25 anni, che svolge servizio civile volontario in Kossovo.

L’organizzazione con cui opera fa parte della Focsiv, federazione degli organismi cristiani del servizio internazionale volontario, che proprio quest’anno festeggia i suoi 30 anni di attività ed ha attualmente 581 volontari che operano in 85 Paesi con progetti di sviluppo.

Al microfono di Marina Tomarro, il presidente nazionale della Focsiv, Agostino Mantovani.

R. – L’impegno del volontario è, in tantissimi settori, in crescendo; le stesse istituzioni, accorgendosi di quanto sia sempre più particolare il bisogno di intervento nei confronti dei più poveri, dei più deboli, ricorrono a forme di volontariato in quanto non sempre l’istituzione può arrivare a tutto.

D. – Cosa può spingere oggi una persona a diventare volontario?

R. – L’amore per il prossimo e la voglia di vedere meno ingiustizie in questo pianeta, anche perché la globalizzazione ci porta a conoscere realtà che forse una volta non erano a portata di tanta gente.

D. – La Focsiv in questo momento festeggia i 30 anni. Che cosa è successo, durante questi 30 anni? Il volontariato come è andato evolvendosi?

R. – Ha avuto fasi alterne legate anche ad eventi nazionali e internazionali. Va detto che noi abbiamo interventi finanziari da parte del ministero degli affari esteri e da parte dell’Unione Europea; quindi, le vicende alterne della politica hanno anche un’influenza sugli interventi delle Ong. C’è da dire, a questo proposito, che ci sono stati momenti nei quali il volontariato internazionale è stato visto con un occhio di maggiore riguardo. Resta un fatto: il bisogno del volontario internazionale, il bisogno soprattutto di interventi sempre più pianificati dove ci sono aree residuali di conflitti e dove le popolazioni hanno bisogno di tutto.

D. – Quali sono le urgenze che attualmente vi trovate ad affrontare?

R. – Urgenze dell’immediato post-bellico in varie aree, ma anche dove situazioni gravissime non fanno più storia: sto pensando al Congo, ad altri Paesi dell’Africa ...







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