Appello accorato dei vescovi cileni nella Dichiarazione finale a conclusione dell’Assemblea
plenaria: “La dignità della persona umana, il bene più prezioso della nostra società”
SANTIAGO. = La solidarietà, il delitto, la pedofilia, l’offesa recata all’onore delle
persone, il senso autentico della sessualità e il dovere di non dare scandalo. Sono
questi i temi al centro della dichiarazione finale della 86.esima Assemblea plenaria
dei vescovi della Conferenza Episcopale Cilena, svoltasi recentemente.
Riferendosi
agli avvenimenti che hanno scosso l’opinione pubblica negli ultimi tempi - pedofilia,
pornografia e droghe - e al modo in cui sono stati affrontati da alcuni mass media,
i presuli sottolineano che “la confusione tra fatti oggettivi e azioni presupposte,
richiedono una speciale attenzione ed un esercizio onesto nella ricerca della verità
e nell’adesione ad essa. Questo richiede di vivere nella verità, nella libertà, nell’onestà
e nella responsabilità; di sviluppare i doni ricevuti e di optare per la dignità personale,
non cedendo alle inclinazioni che attentano ad essa”.
“Oggi più che mai - si
legge nel testo, intitolato “Trattiamo gli altri come vorremmo essere trattati noi”
- è necessario vigilare e mantenere il cuore attento e sensibile dinanzi al bene più
ricercato e prezioso della nostra società, la dignità della persona umana”.
Il
rispetto della reputazione e dell’onore delle persone, concludono i vescovi cileni,
è responsabilità di ogni persona, ma “una speciale attenzione spetta ai mass media,
chiamati a vivere il loro impegno per la verità e il bene, per elevare il livello
culturale e morale della nazione e contribuire così alla vera pace”. (B.C.)