ANKARA. - Con il nuovo anno liturgico i fedeli cattolici, protestanti ed ortodossi
in Turchia potranno usare una nuova Bibbia in lingua turca, un volume di quasi duemila
pagine. E' un avvenimento editoriale e liturgico perché, per la prima volta, appare
una edizione completa della Bibbia con inseriti anche i libri cosiddetti "deuterocanonici",
aggiunti al canone cioè e scritti nell'arco di tempo che precede la venuta di Gesù,
come Maccabei, Siracide, Baruc ed altri. I libri deuterocanonici sono accettati dalla
Chiesa cattolica e dagli ortodossi, ma non dai protestanti. Nel caso della Bibbia
in turco sono stati gli stessi protestanti, che hanno curato l'edizione di questa
Bibbia, ad accettare l'inserimento dei libri deuterocanonici già tradotti in turco,
dal 1987, a cura di padre Luigi Iannitto, un francescano conventuale italiano residente
da numerosi anni in Turchia. Sono state aggiunte anche le traduzioni di libri apocrifi,
come il terzo e il quarto Libro dei Maccabei, Ezra, il Salmo 151, accettati dai greco-ortodossi,
dai siriaci giacobiti ed armeni. In Turchia una prima traduzione della Bibbia apparve
nel XVII secolo, opera di Alì Bey. Nel 1827 uscì una edizione con caratteri arabi.
Nel 1941, dopo che si cominciò a scrivere il turco con caratteri latini, vi fu una
nuova edizione della Bibbia. Lavorando su questa edizione i protestanti pubblicarono
in anni recenti una edizione della Bibbia "in lingua corrente" turca. Tale traduzione
era priva, però, di 12 libri deuterocanonici, ritenuti dai protestanti stessi apocrifi,
cioè nascosti. L'edizione di questi giorni ha perciò sanato questa lacuna. (Asianews
2 dic. - MANCINI)