Positivi commenti della Custodia francescana di Terra Santa sull'intesa di Ginevra
Il presidente della Commissione Europea ha invitato a Bruxelles “il più presto possibile”
i firmatari dell'accordo di Ginevra. Secondo Prodi, l’iniziativa porta un senso di
speranza, è coraggiosa, nobile” e merita “un grande successo”. Altri, all’interno
della comunità internazionale, mettono in discussione l’opportunità degli accordi
informali israelo-palestinesi.
Tra i commenti positivi sentiamo quello di
padre David Jaeger, portavoce della Custodia francescana di Terra Santa. L’intervista
è di Giancarlo La Vella:
R. – Questo accordo di Ginevra è importantissimo perché
è la prima volta che viene mostrata ai due popoli e al mondo la possibilità concreta
di arrivare ad un Trattato di pace tra Israele e la Palestina. I governi di entrambi
sono così preoccupati e dispiaciuti perché questo Accordo di Ginevra è anche necessariamente
un giudizio sulla loro incapacità di arrivare ad analoghe intese durante gli ultimi
tre anni e mezzo di sanguinosi scontri e indicibili sofferenze. E questa è una sfida
per Israele e una sfida alla Palestina, ma è una sfida anche all’Onu, agli Stati Uniti
e all’Europa perché è come dire: “Voi avreste potuto e potete ancora, e se potete
dovete, fare molto di più!”.
D. – Ma in fondo, la comunità internazionale ha
già realizzato un progetto di piano di pace con la road-map?
R. – La road-map
non è un abbozzo di Trattato di pace. Rappresenta soltanto una serie di passi estrinsecamente
descritti che potrebbero portare ad un Trattato di pace, ma non ha nulla di vera sostanza,
per cui non è paragonabile agli Accordi di Ginevra. Gli Accordi di Ginevra dicono:
questo è già un abbozzo di Trattato. Inoltre, la road-map dov’è? Chi l’ha mai vista?
Non è stata mai messa in esecuzione. Non è stata mai veramente accettata. Il governo
israeliano ha aggiunto quattordici condizioni che praticamente hanno creato un’altra
cosa. La road-map è un’idea tra tante già discusse negli anni. Gli Accordi di Ginevra
quindi sfidano israeliani, palestinesi, Europa, Stati Uniti, Onu dicendo: “Perché
non siete stati capaci voi a produrre o questo documento o un documento analogo?”.