Messaggio del Papa al Presidente della Camera dei Deputati
La Chiesa in Italia “è stata un lievito di civiltà” per il Paese, e la “ricchezza
umana e religiosa” che costituisce il patrimonio di valori nazionale va salvaguardata,
“perché rappresenta un bene prezioso per l’intera comunità civile”.
In un messaggio
al presidente della Camera dei deputati, Pier Ferdinando Casini, Giovanni Paolo II
ricorda con queste parole la sua storica visita al Parlamento italiano, compiuta il
14 novembre del 2002.
“Una pietra miliare nella storia dei rapporti tra Italia
e la Santa Sede” definisce il Papa la sosta del Successore di Pietro tra i banchi
dell’Aula di Montecitorio, dove ieri sera il Parlamento ha celebrato l’evento con
un concerto e una lettura delle poesie del Pontefice.
Nel ringraziare ancora
il presidente Casini “per l’unanime adesione” riservata alle sue parole, il Papa si
sofferma sulla bimillenaria tradizione cristiana della Penisola. “Il Vangelo - annuncio
di fede, di speranza e d’amore - è stato nei secoli linfa vitale per il popolo italiano,
animandone in mille modi la ricerca del bene, del vero e del bello”.
E la stessa
Costituzione repubblicana - sottolinea Giovanni Paolo II - riflette “in modo eloquente
e sempre valido”, nei suoi principi fondamentali, “la verità evangelica sull’uomo
e sulla società”. Una verità, afferma ancora il Papa, della quale gli italiani si
sono fatti portatori “in qualsiasi parte del pianeta” anche nell’epoca delle loro
emigrazioni, grazie “alle testimonianze della fede cristiana ereditata dai padri nella
terra natale”. Tutelare questo patrimonio, dunque, è un dovere per la Chiesa come
per lo Stato italiano. “A tale impegnativo compito - conclude Giovanni Paolo II -
offrirà il suo contributo, ne sono certo, la proficua cooperazione esistente tra la
Santa Sede e la Repubblica Italiana.