Mai il nome santo di Dio per incitare alla violenza e al terrorismo: nuovo vibrante
appello di Giovanni Paolo II in apertura di un Colloquio interreligioso in Vaticano
“Specialmente oggi c’è un bisogno urgente di dialogo, comprensione e collaborazione
tra le grandi religioni del mondo, in modo particolare tra islam e cristianesimo”
per rispondere a chi usa il nome di Dio per fomentare odio, violenza, terrorismo.
E’
un nuovo, forte appello, quello levato questa mattina dal Papa, durante l’udienza
ai partecipanti al quarto Colloquio organizzato dal Pontificio consiglio per il Dialogo
interreligioso con gli esponenti dell’Organizzazione per la Cultura islamica e le
comunicazioni di Teheran.
Il colloquio odierno - intitolato “Verità, Giustizia,
Amore e Libertà: pilastri di pace” - segue quelli organizzati in modo sistematico
dal ’99, durante i quali sono stati affrontati i temi del pluralismo religioso, dell’identità
e della formazione religiosa dei giovani, al cospetto di esperti cattolici e islamici
di vari Paesi.
Le religioni, ha riaffermato il Pontefice, sono “chiamate a
costruire ponti tra gli individui, i popoli e le culture, a essere segno di speranza
per l’umanità”. Il Papa ha auspicato che tali incontri aiutino sempre più cristiani
e musulmani a divenire “effettivi strumenti di pace nel mondo”.
Ed ha concluso:
“Mi appello a voi e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, perché uniscano
le loro voci alla mia nel ribadire che il nome santo di Dio non deve mai essere usato
per incitare alla violenza e al terrorismo, per alimentare odio o emarginazione”.