PORTSMOUTH - “Sincera tristezza”. Con queste parole Mons. Crispian Hollis, Presidente
dell’Ufficio della missione e dell’unità della Conferenza episcopale dell’Inghilterra
e del Galles, ha espresso il suo profondo rammarico per il rinvio a tempo indeterminato
della la prossima sessione plenaria della "Commissione Internazionale Cattolica-Anglicana
per l’Unità e la Missione” (Iarccum, in sigla). La decisione, come è noto, è stata
presa dopo il recente colloquio in Vaticano tra il Cardinale Walter Kasper, Presidente
del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e il Canonico
John Peterson, Segretario Generale del "Consiglio Consultivo Anglicano", sul futuro
del dialogo cattolico-anglicano alla luce degli ultimi sviluppi nella Comunione Anglicana
sulla scottante questione delle ordinazioni di vescovi omosessuali. “Sono stato coinvolto
in queste conversazioni per tre anni – afferma il vescovo di Portsmouth in una nota
diffusa ieri – e nonostante le numerose difficoltà e differenze da superare, sentivo
che erano cominciati ad emergere i primi promettenti segnali di un reale e genuino
progresso”. “Tuttavia – ricorda il presule – non possiamo dimenticare che non abbiamo
dialogato solo con la Chiesa d’Inghilterra, ma con l’intera Comunità Anglicana”. “Dobbiamo
sapere con chi trattiamo”, e quindi anche gli anglicani, da parte loro, “devono essere
sicuri di rappresentare l’intera Comunità Anglicana. Le attuali circostanze rendono
ciò molto difficile e questa è la ragione per cui – nell’interesse di tutti – l’attuale
serie di conversazioni è stata rinviata”, si spera “solo temporaneamente”. In ogni
caso, conclude Mons. Hollis, “resta certamente molto da fare e molto può essere fatto
a livello locale in Inghilterra e sia i cattolici che gli anglicani sono totalmente
impegnati in questo cammino ecumenico”. (Dichiarazione 2 dic. – ZENGARINI)