2003-12-02 18:42:29

GRAN BRETAGNA: ECUMENISMO


PORTSMOUTH - “Sincera tristezza”. Con queste parole Mons. Crispian Hollis, Presidente dell’Ufficio della missione e dell’unità della Conferenza episcopale dell’Inghilterra e del Galles, ha espresso il suo profondo rammarico per il rinvio a tempo indeterminato della la prossima sessione plenaria della "Commissione Internazionale Cattolica-Anglicana per l’Unità e la Missione” (Iarccum, in sigla). La decisione, come è noto, è stata presa dopo il recente colloquio in Vaticano tra il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e il Canonico John Peterson, Segretario Generale del "Consiglio Consultivo Anglicano", sul futuro del dialogo cattolico-anglicano alla luce degli ultimi sviluppi nella Comunione Anglicana sulla scottante questione delle ordinazioni di vescovi omosessuali. “Sono stato coinvolto in queste conversazioni per tre anni – afferma il vescovo di Portsmouth in una nota diffusa ieri – e nonostante le numerose difficoltà e differenze da superare, sentivo che erano cominciati ad emergere i primi promettenti segnali di un reale e genuino progresso”. “Tuttavia – ricorda il presule – non possiamo dimenticare che non abbiamo dialogato solo con la Chiesa d’Inghilterra, ma con l’intera Comunità Anglicana”. “Dobbiamo sapere con chi trattiamo”, e quindi anche gli anglicani, da parte loro, “devono essere sicuri di rappresentare l’intera Comunità Anglicana. Le attuali circostanze rendono ciò molto difficile e questa è la ragione per cui – nell’interesse di tutti – l’attuale serie di conversazioni è stata rinviata”, si spera “solo temporaneamente”. In ogni caso, conclude Mons. Hollis, “resta certamente molto da fare e molto può essere fatto a livello locale in Inghilterra e sia i cattolici che gli anglicani sono totalmente impegnati in questo cammino ecumenico”.
(Dichiarazione 2 dic. – ZENGARINI)







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