YAOUNDE’ - Il moderatore della Chiesa presbiteriana camerunese Nyasanko-Ni-Nku è il
nuovo Presidente della Ceta, la Conferenza delle Chiese di Tutta l’Africa che riunisce
172 organizzazioni e comunità cristiane non cattoliche del continente. La sua elezione
è avvenuta al termine dell’8ª Assemblea generale dell’organizzazione, conclusasi il
28 novembre a Yaoundé, capitale del Camerun, dopo sei giorni di lavori. Nella risoluzione
finale dell’assemblea gli 800 delegati tracciano le linee di quella che sarà una profonda
ristrutturazione dell’organizzazione nei prossimi anni. Essa riguarderà soprattutto
i sistemi di gestione delle risorse umane e finanziarie della Ceta. A questo scopo
sarà istituita una commissione ad hoc che dovrà procedere alla valutazione dei programmi
della Conferenza e proporre soluzioni che, si legge nel documento, “riflettano lo
statuto della Chiesa cristiana in Africa e passare in rassegna lo stato dei rapporti
con i suoi partner ecumenici”. La risoluzione sottolinea altresì la necessità “di
fare adeguatamente fronte alle sfide del 21.mo secolo”. Tra queste il dramma dell’Aids
che attanaglia il continente e contro il quale la Ceta chiede ai governanti africani
e alla comunità internazionale un intervento più incisivo. La Conferenza si è impegnata,
infine, a promuovere il dialogo interreligioso in Africa attraverso l’ecumenismo. La
Ceta, la cui sede è a Nairobi in Kenya, insieme ai vari Consigli nazionali delle Chiese
rappresenta 120 milioni di africani. La sua ultima assemblea, nel 1996, ha avuto luogo
ad Addis Abeba. (Apic 2 dic. – ZENGARINI)