L'opinione del giornalista turco Dundar Kesapli, corrispondente da Roma per la televisione
turca TV8
Ma perché colpire ora il consolato britannico e una banca britannica? Rispondeil giornalista
turco Dundar Kesapli, corrispondente da Roma per la televisione turca TV8:
R.
- Durante la guerra in Iraq i terroristi, Al Qaeda, avevano dichiarato l’inten-zione
di colpire diversi Paesi del mondo. Visto e considerato che Istanbul, la Turchia è
un Paese vicino all’Europa è forse più facile colpire questo posto per vendicare tutto
quello che è accaduto durante la guerra in Iraq. E’ sicuramente un modo per vendicarsi,
un modo per tenere sotto pressione i Paesi alleati, l’America, la Gran Bretagna, che
hanno subito danni. D. – Soltanto sabato gli attentati alle due sinagoghe di Istanbul.
Perché colpire di nuovo la città? R. - Forse perché vogliono arrivare fino in
fondo a spaventare la gente. Dopo gli attentati che ci sono stati in varie località
di Istanbul, molti li hanno definiti molto simili a quelli dell’11 settembre. D.
– La Turchia si aspettava questa ennesima tragedia?
R. – Dopo quelli delle
sinagoghe forse no, però alla sinagoga può darsi che se l’aspettavano. Infatti c’erano
misure di massima sicurezza intorno a tutte le ambasciate, obiettivo dei terroristi
di Al Qaeda. Effettivamente è difficile dire se finiranno, quando finiranno questi
attentati. E’ una triste constatazione dopo quanto è accaduto nel cuore di Istanbul.