Garantire i diritti dei migranti e dei rifugiati per costruire la pace nel mondo
Un appello agli Stati perché aderiscano e rispettino i Trattati internazionali a tutela
dei rifugiati e dei migranti, ultima la Convenzione per la protezione dei diritti
dei lavoratori emigrati e dello loro famiglie, in vigore dal 1 luglio 2003: la voce
del Papa si è levata ancora una volta stamane per richiamare la responsabilità di
tutte le società civili e di ogni cristiano a riconoscere i diritti e a rispettare
la dignità umana di questi fratelli: 175 milioni – ricordiamo - i migranti nel mondo
e 40 milioni i rifugiati all’estero e gli sfollati nel proprio Paese.
Promuovere
“il benessere di tanti uomini e donne che per svariate ragioni non vivono nelle loro
patrie – ha ricordato Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai partecipanti al Congresso
Mondiale sui Migranti e i Rifugiati in corso in Vaticano – rappresenta un vasto campo
per la nuova evangelizzazione alla quale l’intera Chiesa è chiamata”. E “importante
condizione di questo compito è riconoscere la mobilità - volontaria o involontaria
– di così tante famiglie oggi”. “La Chiesa continua a cercare di rispondere ai segni
dei tempi” e per questo il Pontificio Consiglio sta preparando un’Istruzione che indicherà
le necessità spirituali e pastorali dei migranti e rifugiati e presenterà il fenomeno
della migrazione quale via per favorire il dialogo, la pace e la proclamazione del
Vangelo”. In questo ambito – ha sottolineato il Santo Padre – “speciale attenzione
deve essere data all’aspetto ecumenico della migrazione, con riferimento ai Cristiani
non in piena comunione con la Chiesa cattolica, e allo stesso modo alla dimensione
interreligiosa, con particolare riguardo ai seguaci dell’Islam”. Il Papa ha auspicato
quindi “un programma pastorale aperto ai nuovo sviluppi, ma sempre attento al dovere
degli operatori pastorali di collaborare pienamente con le gerarchie locali”.
Infine
l’incoraggiamento a tutti i partecipanti al Congresso, accompagnati dal presidente
del Dicastero vaticano, il cardinale Stephen Fumio Hamao, e il richiamo al tema centrale
dei lavori “Ripartire da Cristo”, “enfatizzando la dimensione della carità e dando
speciale considerazione al mistero dell’Eucarestia, in particolare alla liturgia domenicale”. Roberta
Gisotti