2003-11-20 16:07:41

Garantire i diritti dei migranti e dei rifugiati per costruire la pace nel mondo


Un appello agli Stati perché aderiscano e rispettino i Trattati internazionali a tutela dei rifugiati e dei migranti, ultima la Convenzione per la protezione dei diritti dei lavoratori emigrati e dello loro famiglie, in vigore dal 1 luglio 2003: la voce del Papa si è levata ancora una volta stamane per richiamare la responsabilità di tutte le società civili e di ogni cristiano a riconoscere i diritti e a rispettare la dignità umana di questi fratelli: 175 milioni – ricordiamo - i migranti nel mondo e 40 milioni i rifugiati all’estero e gli sfollati nel proprio Paese.

Promuovere “il benessere di tanti uomini e donne che per svariate ragioni non vivono nelle loro patrie – ha ricordato Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai partecipanti al Congresso Mondiale sui Migranti e i Rifugiati in corso in Vaticano – rappresenta un vasto campo per la nuova evangelizzazione alla quale l’intera Chiesa è chiamata”. E “importante condizione di questo compito è riconoscere la mobilità - volontaria o involontaria – di così tante famiglie oggi”. “La Chiesa continua a cercare di rispondere ai segni dei tempi” e per questo il Pontificio Consiglio sta preparando un’Istruzione che indicherà le necessità spirituali e pastorali dei migranti e rifugiati e presenterà il fenomeno della migrazione quale via per favorire il dialogo, la pace e la proclamazione del Vangelo”. In questo ambito – ha sottolineato il Santo Padre – “speciale attenzione deve essere data all’aspetto ecumenico della migrazione, con riferimento ai Cristiani non in piena comunione con la Chiesa cattolica, e allo stesso modo alla dimensione interreligiosa, con particolare riguardo ai seguaci dell’Islam”. Il Papa ha auspicato quindi “un programma pastorale aperto ai nuovo sviluppi, ma sempre attento al dovere degli operatori pastorali di collaborare pienamente con le gerarchie locali”.

Infine l’incoraggiamento a tutti i partecipanti al Congresso, accompagnati dal presidente del Dicastero vaticano, il cardinale Stephen Fumio Hamao, e il richiamo al tema centrale dei lavori “Ripartire da Cristo”, “enfatizzando la dimensione della carità e dando speciale considerazione al mistero dell’Eucarestia, in particolare alla liturgia domenicale”.
Roberta Gisotti







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