LAHORE. - “Condanno ogni forma di terrorismo in Pakistan e in tutto il mondo”. Lo
ha detto l'arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence Saldanha, rammentando che la propria
consacrazione episcopale è avvenuta proprio l'11 settembre del 2001. “La mia consacrazione
- ha ricordato nel corso di un incontro con cristiani e con musulmani- sarà legata
per sempre nella memoria all’episodio delle Torri Gemelle. Ricordo che dopo la celebrazione
udimmo la notizia dell’attentato alle Twin Towers. Fu un momento di profondo shock
e di intensa preghiera”. L’Arcivescovo ha sottolineato che “il terrorismo è estraneo
a ogni forma di religione: lo condanniamo fermamente come nemico dell’umanità”. Mons,
Saldanha ha poi ringraziato il governo pakistano in carica, guidato dal presidente
Pervez Musharraf, per aver denazionalizzato le scuole e abolito il sistema di suffragio
politico basato sul criterio dell’appartenenza religiosa. “In tal modo - ha annotato
l'arcivescovo - coloro che appartengono a gruppi etnici o religiosi di minoranza non
si sentono cittadini di serie B”. Ricordando la giornata di preghiera interreligiosa
per la pace ad Assisi, mons. Saldanha ha aggiunto che tantopiù, dopo la guerra all’Iraq,
musulmani, cristiani, indù, sikh e bahai in tutto il mondo devono pregare insieme
per la pace. Il sindaco di Kasur, Malik Rashid, ha ringraziato l’arcivescovo di
Lahore per le sue parole, affermando che “la comunità cristiana in Pakistan svolge
un ruolo importante per lo sviluppo e il benessere della popolazione, lavorando nell’educazione
e la sanità”. Il sindaco ha definito i cristiani come “cittadini esemplari”. (Fides
19 set. - MANCINI)