Messaggio del Papa per l'apertura dell'Assemblea delle Nazioni Unite
Oggi a New York apertura nel Palazzo di Vetro dell'Assemblea generale dell’Onu: 58
ma sessione del principale organo deliberativo delle Nazioni Unite, chiamato ogni
anno a dibattere le principali questioni, che interessano la comunità internazionale. In
vista di questo importante appuntamento, cui partecipano tutti gli Stati membri dell’Organizzazione,
la missione della Santa Sede, ha organizzato ieri un momento di preghiera nella chiesa
newyorkese della Santa Famiglia, cui hanno partecipato il segretario generale delle
Nazioni Unite, Kofi Annan, il presidente uscente dell’Assemblea, Jan Kavan e quello
entrante Julian Hunte, ministro degli Affari esteri, del Commercio internazionale
e dell’Aviazione civile di Saint Lucia. La funziona religiosa è stata presieduta dal
cardinale Edward Egan e dall’arcivescovo Celestino Migliore, osservatore permanente
della Santa Sede all'Onu, che ha in questa occasione ha auspicato che ogni partecipante
all’Assemblea sia sempre consapevole del fatto che ciò che viene dibattuto “è per
il bene comune della società” e “che il mondo che stiamo costruendo con le nostre
mani e le nostre menti ha una consistenza che ci trascende”. Mons. Migliore ha quindi
letto un messaggio del Papa, inviato tramite il cardinale segretario di Stato, Angelo
Sodano. Ce ne riferisce Roberta Gisotti.
********** “Saggezza, gioia e forza”:
le invoca Giovanni Paolo II per tutti i partecipanti all’Assemblea generale dell’Onu.
Nel suo messaggio il Papa chiede a Dio di guidare i lavori delle Nazioni Unite per
promuovere maggiore comprensione, rispetto e cooperazione tra i membri della comunità
internazionale. In questo anno che segna il 40mo anniversario dell’Enciclica Pacem
in terris il Santo Padre si fa eco della profetica convinzione del suo predecessore,
Giovanni XXIII: “l’obiettivo – scrive – della pace mondiale può infine essere realizzato,
se i valori etici della solidarietà tra i popoli della Terra, il rispetto dell’umana
dignità e l’impegno per i principi morali della verità, giustizia amore e libertà
trovano incarnazione nell’ordine giuridico a servizio del bene comune della famiglia
umana.”
“Allo stesso tempo quando la necessità di approcci multilaterali alle
complesse questioni della sicurezza globale, della giustizia internazionale e dello
sviluppo umano è divenuta sempre più evidente”, Giovanni Paolo II riafferma “la sua
fiducia nell’importante missione affidata all’organizzazione delle Nazioni Unite”.
Egli incoraggia quindi “i membri della comunità diplomatica e tutti quanti sono impegnati
nel lavoro della promozione umana di applicarsi per lavorare con generosità e disinteresse
al fine di costruire un mondo libero dal flagello di povertà, violenza e ingiustizia”.
Il Papa non dimentica che quest’anno ricorre il 10 anniversario dell’Anno internazionale
della famiglia, richiamando “ad una maggiore e necessaria attenzione al nucleo fondamentale
della vita di ogni Nazione”.