L'arcivescovo di Milano, Tettamanzi, ospite a Bucarest del Patriarca Teoctist
“Ci auguriamo e preghiamo perché il cammino ecumenico, avviato in modo promettente
e sancito dai suoi incontri con il santo Padre, abbia a proseguire e a dare frutti
concreti anche nelle relazioni quotidiane a livello locale”.
E’ con queste
parole che il cardinale Dionigi Tettamanzi si è rivolto ieri al Patriarca Teoctist,
al suo arrivo a Bucarest, dove è ospite del Patriarcato ortodosso romeno sino a giovedì
prossimo.
A conclusione della visita, il cardinale Tettamanzi incontrerà per
il commiato il patriarca Teoctist e l’arcivescovo cattolico di Bucarest, mons. Ioan
Robu. Il servizio di Carla Cotignoli. ********** E’ nel segno di sant’Ambrogio,
grande Padre della Chiesa dei primi secoli, patrimonio comune alle due tradizioni
cattolica e ortodossa, che si sta svolgendo la visita dell’arcivescovo di Milano
in Romania. Già da tempo una parrocchia di Milano è gemellata con una parrocchia ortodossa
di Bucarest, che dal 7 dicembre prossimo ogni anno celebrerà la festa patronale di
sant’Ambrogio. E proprio ieri, alla presenza del cardinale Tettamanzi, nel monastero
di Darvari, è stata inaugurata una cappella intitolata al grande santo, patrono di
Milano. Ancora, in memoria della sua dottrina e santità, l’arcivescovo ha fatto dono
al Patriarca dell’Opera Omnia di sant’Ambrogio.
Milano poi contribuisce da
tempo a sostenere finanziariamente un’opera sociale a favore dei bambini di strada,
promossa dalla Chiesa ortodossa. Ed ora, questa visita è l’occasione per “moltiplicare”
questi “scambi, gemellaggi e forme di cooperazione tra comunità parrocchiali, monasteri,
istituzioni ecclesiali delle due Chiese sorelle”. “Queste esperienze – ha detto il
cardinale Tettamanzi - aiutano concretamente i nostri fedeli ad aprirsi alla dimensione
ecumenica della loro fede”. “Attraverso queste stesse esperienze – ha aggiunto – i
cristiani possono portare un reale e originale contributo al processo di presa di
coscienza della cittadinanza europea”. Il porporato ha lanciato poi un’altra proposta:
“perché non promuovere tra le nostre due Chiese qualche scambio di esperienze pastorali?”.
Comune sfida che si pone oggi all’evangelizzazione.
Questa visita è senza dubbio
un nuovo segno della crescente comunione tra le Chiese cattolica e ortodossa romena,
che - ricordiamo - ha avuto una svolta dal viaggio del Papa in quella terra, nel
maggio 1999, poi ricambiato da una visita del Patriarca Teoctist a Roma nell’ottobre
del 2002. Fu questa l’occasione per il capo spirituale degli ortodossi romeni di visitare
anche la comunità della sua Chiesa residente nella città di Milano. E quindi di essere
accolto dal cardinale Tettamanzi. Di qui l’invito ufficiale a visitare il Patriarcato
e alcuni monasteri ortodossi, per approfondire l’amicizia e i rapporti di cooperazione
ecumenica con l’arcidiocesi di Milano.