2003-09-17 19:48:58

L'arcivescovo di Milano, Tettamanzi, ospite a Bucarest del Patriarca Teoctist


“Ci auguriamo e preghiamo perché il cammino ecumenico, avviato in modo promettente e sancito dai suoi incontri con il santo Padre, abbia a proseguire e a dare frutti concreti anche nelle relazioni quotidiane a livello locale”.

E’ con queste parole che il cardinale Dionigi Tettamanzi si è rivolto ieri al Patriarca Teoctist, al suo arrivo a Bucarest, dove è ospite del Patriarcato ortodosso romeno sino a giovedì prossimo.

A conclusione della visita, il cardinale Tettamanzi incontrerà per il commiato il patriarca Teoctist e l’arcivescovo cattolico di Bucarest, mons. Ioan Robu. Il servizio di Carla Cotignoli.
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E’ nel segno di sant’Ambrogio, grande Padre della Chiesa dei primi secoli, patrimonio comune alle due tradizioni cattolica e ortodossa, che si sta svolgendo la visita dell’arcivescovo di Milano in Romania. Già da tempo una parrocchia di Milano è gemellata con una parrocchia ortodossa di Bucarest, che dal 7 dicembre prossimo ogni anno celebrerà la festa patronale di sant’Ambrogio. E proprio ieri, alla presenza del cardinale Tettamanzi, nel monastero di Darvari, è stata inaugurata una cappella intitolata al grande santo, patrono di Milano. Ancora, in memoria della sua dottrina e santità, l’arcivescovo ha fatto dono al Patriarca dell’Opera Omnia di sant’Ambrogio.

Milano poi contribuisce da tempo a sostenere finanziariamente un’opera sociale a favore dei bambini di strada, promossa dalla Chiesa ortodossa. Ed ora, questa visita è l’occasione per “moltiplicare” questi “scambi, gemellaggi e forme di cooperazione tra comunità parrocchiali, monasteri, istituzioni ecclesiali delle due Chiese sorelle”. “Queste esperienze – ha detto il cardinale Tettamanzi - aiutano concretamente i nostri fedeli ad aprirsi alla dimensione ecumenica della loro fede”. “Attraverso queste stesse esperienze – ha aggiunto – i cristiani possono portare un reale e originale contributo al processo di presa di coscienza della cittadinanza europea”. Il porporato ha lanciato poi un’altra proposta: “perché non promuovere tra le nostre due Chiese qualche scambio di esperienze pastorali?”. Comune sfida che si pone oggi all’evangelizzazione.

Questa visita è senza dubbio un nuovo segno della crescente comunione tra le Chiese cattolica e ortodossa romena, che - ricordiamo - ha avuto una svolta dal viaggio del Papa in quella terra, nel maggio 1999, poi ricambiato da una visita del Patriarca Teoctist a Roma nell’ottobre del 2002. Fu questa l’occasione per il capo spirituale degli ortodossi romeni di visitare anche la comunità della sua Chiesa residente nella città di Milano. E quindi di essere accolto dal cardinale Tettamanzi. Di qui l’invito ufficiale a visitare il Patriarcato e alcuni monasteri ortodossi, per approfondire l’amicizia e i rapporti di cooperazione ecumenica con l’arcidiocesi di Milano.







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