LOS ANGELES. - Mel Gibson, regista del film "La Passione", ha finanziato la costruzione
di una piccola chiesa a Los Angeles d'accordo con l'arcivescovado. La particolarità
è che l'altare della cappella, orientato ad Est, è costruito per accogliere la celebrazione
della Santa Messa secondo il rito di San Pio V. Lo ha detto il portavoce della casa
produttrice del film, la Icon, correggendo il The New York Times, che aveva segnalato
come il regista avesse "costruito" la cappella che " appartiene ad una chiesa di Los
Angeles che fa parte di un movimento scismatico conosciuto come 'tradizionalismo cattolico'".
Il portavoce ha precisato che il regista ha voluto così la cappella perché preferisce
partecipare alla Santa Messa così come veniva celebrata quand'era bambino. Il portavoce
ha aggiunto che Mel Gibson non appartiene ad alcuna "setta scismatica", anzi si professa
cattolico praticante, riconosce Giovanni Paolo II come Papa del quale esprime pubblicamente
grande ammirazione; ha battezzato altresì i suoi 7 figli e li ha iscritti in scuole
cattoliche. Riferendosi alle polemiche sul film di Gibson, accusato da alcuni ambienti
ebraici di essere antisemita, il portavoce della casa produttrice, ha detto che la
pellicola segue il racconto della Passione del Signore così come è narrato nel Nuovo
Testamento. "Vi sono alcuni (giudei) - ha aggiunto - che simpatizzano con Cristo ed
altri che chiaramente chiedono la sua morte. Questo è semplicemente scritturistico.
Non si può ignorare il fatto che vi furono alcuni giudei che volevano Gesù morto".
(Aica 8 set. - MANCINI)