OTTAWA - Alla Conferenza ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio il
Canada deve opporsi fermamente alla brevettazione delle semenze e di tutte le forme
di vita. Ad una settimana dall’inizio della riunione dell’ Omc a Cancun, i vescovi
canadesi ribadiscono la loro posizione su uno dei punti cruciali sul tavolo delle
trattative nella città messicana: i Diritti della Proprietà Intellettuale Correlati
al Commercio, i cosiddetti Trips. “Brevettare la vita è francamente inaccettabile”,
ha dichiarato Mons. Luc Cyr, vescovo di Valleyfield, che rappresenterà la Conferenza
episcopale del Canada e “Sviluppo e pace”, l’opera caritativa dei vescovi canadesi
a favore dei paesi del sud del mondo. Nelle scorse settimane i membri e i simpatizzanti
dell’organizzazione cattolica hanno inviato al Primo Ministro Jean Chrétien più 256mila
cartoline per chiedere al governo canadese di opporsi ai brevetti sulle forme di vita,
fortemente osteggiati, tra gli altri, dai paesi africani membri dell’Omc. “La brevettazione
di alimenti di base come il mais, le patate e il riso – ha affermato Mons. Cyr -
porterà ad un aumento dell’insicurezza alimentare per milioni di contadini poveri
in Africa, Asia e America Latina” obbligandoli “ad acquistare le loro semenze dalle
multinazionali”. “Come portavoce della Conferenza episcopale del Canada – ha quindi
sottolineato - mi sembra importante riaffermare che l’economia deve essere al servizio
dell’uomo, non viceversa, e che questa convinzione è al centro del nostro impegno
cristiano”.
(Dichiarazione: 2 set. – ZENGARINI)