In occasione del 34.mo anniversario della rivoluzione libica il leader della Libia,
Muammar Gheddafi, ha pronunciato ieri sera un articolato discorso alla nazione affrontando
diversi temi, tra i quali anche la tragedia, costata la vita ad 81 persone, del Dc9
Itavia caduto in mare, il 27 giugno 1980, tra le isole di Ponza ed Ustica.
“Gli americani - ha sostenuto Gheddafi - abbatterono il Dc9 perché erano sicuri che
io fossi a bordo dell’aereo”. Il leader libico ha poi messo in evidenza il processo
di ricostruzione dei rapporti tra il Paese nordafricano e l’Occidente.
Ed in questo contesto, si inseriscono le decisioni, da parte di Tripoli, di assumersi
la responsabilità di gravi azioni terroristiche e di risarcire le 270 vittime della
strage di Lockerbie avvenuta nel 1988 e le 170 decedute a causa dell’attentato perpetrato,
nel 1989, contro l’aereo dell’Uta esploso nei cieli del Niger.
Questo nuovo volto conciliante di Gheddafi verso gli Stati Uniti e l’Occidente sembra
in realtà teso a scongiurare un eventuale azione militare contro Tripoli e ad ottenere
la revoca delle sanzioni imposte al Paese nel 1992.