2003-09-02 19:22:48

Due attentati a Bagdad, nel giorno dei funerali dell’ayatollah al Hakim a Najaf


In Iraq la storica formazione del primo governo dopo la caduta del regime di Saddam Hussein è stata purtroppo oscurata da un’ennesima, interminabile ondata di violenze.

Due forti esplosioni, avvenute in un parcheggio della stazione di polizia di al Rasafa non lontano dalla sede del ministero dell’Interno, hanno infatti colpito questa mattina le strade di Baghdad causando la morte di una persona e almeno 21 feriti. L’attentato cade all’indomani della morte di due militari americani e del ferimento di un terzo, rimasti vittime della deflagrazione di un ordigno a Sud della capitale.

Oggi, intanto, circa 500 mila persone hanno partecipato ai funerali dell’ayatollah al Hakim a Najaf, città dove il leader sciita è stato ucciso, venerdì scorso, insieme a più di 100 persone. In un messaggio audio, attribuito a Saddam Hussein e trasmesso ieri dalla televisione araba al Jazira, l’ex rais nega ogni responsabilità nell’attentato perpetrato a Najaf.
Sul nuovo, presunto messaggio di Saddam ci riferisce Paolo Mastrolilli:

L’ex rais ha smentito di aver ordinato l’attentato della settimana scorsa nella città sacra, in cui hanno perso la vita oltre 100 persone tra cui al Hakim. Saddam ha detto di considerarsi ancora il leader di tutti gli iracheni e quindi di non poter compiere atti del genere contro la sua gente. Poi ha accusato le forze di occupazione di aver scaricato la responsabilità su di lui per dividere la popolazione e ha definito l’attentato come un incidente. L’ex rais, però, non ha fatto commenti sugli attacchi contro la sede dell’Onu e l’ambasciata giordana, che sono stati attribuiti ai suoi seguaci. In questo clima di tensione, il Consiglio governativo provvisorio iracheno, insidiato dagli americani a luglio, ha nominato i 25 membri del gabinetto. I ministri rispecchiano la suddivisione etnica del Paese con 13 sciiti, 5 sunniti arabi, 5 sunniti curdi, 1 turcomanno ed 1 assiro-cristiano. Lo scopo è accelerare il passaggio di alcune funzioni amministrative agli iracheni per diminuire il risentimento della popolazione.
Da New York, per la Radio Vaticana, Paolo Mastrolilli.







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