“Ho ancora un sogno, ed è un sogno profondamente radicato nel sogno americano…”. Era
il 28 agosto di quarant’anni fa, e davanti a 250 mila persone, al termine della marcia
su Washington, Martin Luther King pronunciò un discorso destinato ad entrare nella
storia: un richiamo all’uguaglianza di tutti gli uomini, in un Paese segnato dai soprusi
razziali.
Ma cosa resta oggi nella società americana dello spirito di quei giorni?
Risponde Vittorio Zucconi, corrispondente da Washington del quotidiano “La Repubblica”: