2003-08-19 11:38:07

Medio Oriente: divieto quasi totale di ingresso in Israele ai palestinesi


Medio Oriente: divieto quasi totale di ingresso in Israele, nel periodo della Pasqua ebraica, ai palestinesi della Cisgiordania e della striscia di Gaza. La misura è stata presentata come una reazione alle minacce di attacchi terroristici. Minacce che si sono concretizzate stamani in due attentati suicidi palestinesi fortunatamente sventati da reparti israeliani impegnati in Cisgiordania. Graziano Motta.

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Mentre il primo ministro israeliano Sharon parla della pericolosità del presidente siriano, Bashar Assad, il suo ministro degli Esteri, Silvan Shalon, al termine di un colloquio con l’ambasciatore americano afferma che la direzione palestinese non ha cambiato il modo di vedere le cose e che il governo israeliano non accetterà di avviare discussioni di pace parallelamente ad attentati quotidiani. E alla vigilia della Pasqua ebraica, gli ebrei si riuniranno per la cena commemorativa dell’esodo dall’Egitto. Grandi misure di sicurezza sono già scattate in Israele per prevenire attentati: forze di polizia e volontari presidiano i luoghi frequentati e le sinagoghe. A Nablus e nella Striscia di Gaza in scontri a fuoco due guerriglieri palestinesi hanno ucciso tre israeliani - un militare e due civili - e ne hanno feriti sei, prima di essere a loro volta abbattuti da soldati.

Per Radio Vaticana, Graziano Motta.
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E ieri Israele è stato condannato duramente dalla Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani, riunita a Ginevra. Una delle tre risoluzioni ribadisce il legittimo diritto dei palestinesi a resistere all'occupazione israeliana e condanna le violazioni dei diritti umani nei Territori da parte delle autorità israeliane. Voto contrario degli Stati Uniti. La Commissione ha invece rinviato a domani il voto su Cuba, dopo le ultime condanne ai dissidenti.







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