Per la Giornata mondiale contro la droga, il Rapporto dell’Onu sull’uso degli stupefacenti.
La lotta alla droga parte dal dialogo tra le generazioni all’interno della famiglia,
della scuola e della comunità nella quale una persona si forma. “Droga: parliamone”
è lo slogan adottato dall’odierna Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico
illecito di stupefacenti, per sottolineare la necessità di affrontare senza timore
il problema dell’assunzione delle droghe.
Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo degli stupefacenti
e della criminalità, promotore della Giornata, il 4,7 per cento della popolazione
mondiale sopra i 14 anni fa uso di droghe. Gli effetti della tossicodipendenza lacerano
profondamente la società. Per questo nei luoghi in cui i giovani maturano, è necessario
discutere senza pregiudizi e vergogna i problemi legati all’assunzione delle droghe
e, soprattutto, delle cause che portano alla tossicodipendenza. L’uso di sostanze
stupefacenti infatti è spesso il risultato di problemi profondi e di malessere.
E proprio ieri, alla vigilia della Giornata, le Nazioni Unite hanno presentato a Parigi
il rapporto “Tendenze globali nelle droghe illegali”. Lo studio, preparato dall’Ufficio
dell’Onu per la droga e il crimine offre un quadro statistico sulla produzione, il
commercio e il consumo di stupefacenti a livello mondiale. Se in America latina è
scesa la quantità di cocaina prodotta, è pur vero che è aumentata quella consumata,
e cosi pure in Europa occidentale. Si registra invece un notevole calo della produzione
dell’oppio nel Sud-Est asiatico, che ha influito notevolmente sul totale mondiale,
ma in Afghanistan, la fine delle ostilità ha dato nuova forza alla produzione. La
vertiginosa crescita della produzione registrata durante il 2002 alimenta il mercato
dell’Est Europa, dove l’utilizzo di eroina, derivato della raffinazione dell’oppio,
è in forte aumento. Il rapporto dell’organismo dell’Onu evidenzia però un altro aspetto
negativo degli ultimi anni: il successo delle droghe sintetiche. Stabile la loro diffusione
in estremo Oriente, ma in crescita nell’Europa orientale e in quella settentrionale.
La situazione descritta è quanto mai variegata e in fase di continuo mutamento. L’immagine
che si evince dal rapporto registra importanti cambiamenti nei modelli di assunzione
degli stupefacenti del mondo intero: dai Paesi ricchi, il mercato sta spostando il
suo centro verso i Paesi in via di sviluppo dove la lotta alla droga incontra notevoli
difficoltà.