Sei soldati britannici e almeno quattro iracheni sono morti ieri in uno scontro avvenuto
nel Sud dell’Iraq
In Iraq, durante un sanguinoso scontro a fuoco, 6 soldati britannici ed almeno 4 iracheni
sono morti ieri nei pressi di Al Amarah, nel Sud del Paese. A causa di questo grave
episodio di violenza, Londra potrebbe decidere di inviare nuovi rinforzi militari
nel Golfo Persico. E’ quanto ha indicato il ministro della difesa inglese, Geoff Hoon,
in un’intervista rilasciata alla Bbc. Nel Paese arabo, intanto, continuano gli attentati
agli oleodotti. A riportare la notizia di un nuovo sabotaggio, avvenuto oggi a 250
chilometri a Nord Ovest da Baghdad, è l’emittente araba al Jazeera che cita fonti
del ministero del petrolio.
Il servizio di Paolo Mastrolilli.
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L’attacco principale è avvenuto nella città di Al Majar al Kabir, 180 miglia a sud
della capitale, ed è costata la vita a sei soldati britannici che stavano addestrando
le forze di polizia locali. Nella stessa città una pattuglia è stata aggredita e un
uomo è rimasto ferito. Truppe di terra ed elicotteri sono intervenuti in soccorso
dei reparti colpiti, ma gli assalitori li hanno presi di mira, ferendo altri sette
militari inglesi. Il capo del Pentagono, Rumsfeld, commentando questi scontri e gli
altri avvenuti nel centro nord con i soldati americani ha detto che i responsabili
della guerriglia non riusciranno a deragliare i piani di Washington, così come non
erano riusciti ad impedire la conquista di Baghdad. La resistenza alle forze di occupazione
però si sta facendo sempre più intensa e sanguinosa e questo fa sospettare che sia
organizzata a livello nazionale. Secondo fonti britanniche, intanto, a Baghdad è stato
arrestato l’ex ministro dell’informazione Mohammed Al Sahhaf. Bush, ricevendo il collega
pakistano Musharraf, ha detto che la cattura di Saddam Hussein ed Osama Bin Laden
è solo una questione di tempo.
Da New York, per la Radio Vaticana, Paolo Mastrolilli.