2003-03-31 18:39:59

come viene percepito dai vertici politici e militari statunitensi l’evolversi del conflitto?


Negli ultimi bombardamenti, è stata colpita anche la televisione di Stato irachena, che tuttavia ha ripreso in mattinata le trasmissioni interrotte per alcune ore. Intanto, per la prima volta dall’inizio del conflitto, la tv satellitare araba Al Jazeera ha mandato in onda una conferenza stampa del ministro degli esteri iracheno, Naji Sabri per il quale gli americani “sono intrappolati dalle loro illusioni”. Ma come viene percepito dai vertici politici e militari statunitensi l’evolversi del conflitto? Da New York, il servizio di Paolo Mastrolilli:

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Le truppe di terra americane, ferme da alcuni giorni, avrebbero ripreso lentamente ad avanzare verso la capitale, circondando anche le altre città contese nel sud. Alcuni analisti però sostengono che stanno aspettando i rinforzi appena mobilitati, perché allo stato attuale non sarebbero in grado di conquistare Baghdad, senza sanguinosi scontri nelle strade. Le truppe britanniche hanno lanciato nuovi attacchi contro Bassora, dove hanno catturato un generale iracheno, ma il controllo della città resta difficile da ottenere. Il capo del pentagono Rumsfeld e il generale Franks, che comanda le truppe nel Golfo, hanno difeso la strategia adottata finora e hanno smentito una pausa nelle operazioni. Rumsfeld ha negato anche di avere avuto divergenze con i militari riguardo il numero dei soldati mobilitati. Ieri, però, è avvenuto un altro attacco da parte di un civile contro le truppe americane. E’ successo nel Kuwait dove un egiziano ha lanciato il proprio camion contro un gruppo di soldati, colpendone circa 15.

Da New York, per la Radio Vaticana, Paolo Mastrolilli.








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