RADIOVATICANA

RADIOGIORNALE

Anno XLVIII n. 217 - Testo della trasmissione di mercoledì 4 agosto 2004

 

Sommario

 

IL PAPA E LA SANTA SEDE:

L’augurio del Papa ai giovani in marcia verso Santiago de Compostela che la fede sia luce per l’Europa: all’udienza, incentrata sul mistero di Cristo Dio e uomo

 

OGGI IN PRIMO PIANO

“Aiutare il Bangladesh colpito dalle alluvioni”: è l’appello alla comunità internazionale del governo di Dacca e della Caritas: intervista con Gildo Coperchio, missionario laico saveriano

 

Si chiama “Euromed Heritage” il programma regionale della commissione UE, che lega in un rapporto di collaborazione culturale l’Europa con gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo: ce ne parla il responsabile, Roberto Carpano

 

Una serie di eventi commemorativi in corso ad Auschwitz per ricordare “l’olocausto dimenticato” dei rom: con noi, Benno Müller Hill

 

Per la prima volta in Italia, l’Istituto Leone XIII, una delle più prestigiose scuole dei gesuiti, sarà guidata da una donna: ai nostri microfoni, il rettore uscente, padre Vincenzo de Mari

 

Si inaugura questa sera la 57.ma edizione del Festival internazionale del cinema di Locarno: le scelte di  quest’anno, sempre all’insegna del cinema d’autore. Analisi di Teresa Cavina.

 

CHIESA E SOCIETA’:

Partiti stamane da Brindisi per la regione del Darfur, in Sudan, due aerei del Programma alimentare mondiale, in aiuto alle popolazioni stremate dalla guerra e dalla siccità

 

“Macramé 2004”: al via oggi, a Genova, il primo campo scout internazionale d’Italia

 

Nasce in Brasile una Radio in Guaranì, la lingua degli indigeni di Amambaì, nel Mato Grosso do Sul: progetto pilota promosso dall’Università di San Paolo, per la tutela delle culture autoctone

 

In Italia riparte la campagna di Legambiente contro gli incendi nei Parchi naturali. Preoccupanti i risultati dell’indagine condotta dall’Associazione su 1000 comuni.

 

24 ORE NEL MONDO:

Liberati in Iraq 4 ostaggi giordani e due turchi. Scontri a Mosul dove l’esplosione di una bomba uccide due civili iracheni

 

In Paraguay è salito a 464 il numero delle vittime dell’incendio divampato domenica scorsa nel centro commerciale di Asunción. Parte della magistratura non esclude la pista dell’attentato

 

IL PAPA E LA SANTA SEDE

4 agosto 2004

 

ALL’UDIENZA GENERALE, L’AUGURIO DEL PAPA

AI GIOVANI IN MARCIA VERSO SANTIAGO DE COMPOSTELA PERCHE’ LA LORO FEDE SIA DI LUCE ALL’EUROPA, RADICATA SUL VANGELO.

LA CATECHESI INCENTRATA SUL MISTERO DI CRISTO DIO E UOMO

- Servizio di Alessandro De Carolis -

 

**********

Una riflessione sul mistero di Cristo uomo e Dio, che spoglia se stesso della sua divinità per salvare l’uomo passando attraverso il limite estremo dell’uomo stesso: la morte. E un pensiero alle radici cristiane d’Europa, mentre migliaia di giovani del continente sono in marcia verso Santiago de Compostela da dove, 22 anni fa, la voce del Papa esortò a gran voce l’Europa a riscoprire la sua identità plasmata dal Vangelo.

 

La prima udienza generale celebrata a Castel Gandolfo, alla presenza di 3.500 persone, dal Portogallo al Giappone, ha visto Giovanni Paolo II riprendere il cantico di San Paolo ai Filippesi che celebra la signoria di Cristo e, allo stesso tempo, la sua fraternità con l’uomo. In questi versetti – ha notato il Papa all’inizio della sua catechesi – “brilla la fede cristiana delle origini”. L’Inno si sviluppa in due movimenti precisi: il primo procede “verso il basso, cioè verso l’umanità”. E’ qui che Gesù, come recitano le strofe, mostra di non considerare “un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio”, ma accetta di divenire in tutto e per tutto “simile agli uomini”. Sceglie – afferma il Pontefice – “di abbassarsi dalla gloria alla morte di croce”:

 

“'Spogliandosi' e quasi 'svuotandosi' di quella gloria, per assumere (…) la condizione del servo, il Verbo entra per questa via nell’orizzonte della storia umana. Anzi, egli diventa simile agli esseri umani e giunge fino ad assumere quel segno del limite e della finitudine che è la morte”.

 

Il secondo movimento procede in senso inverso. “Dal basso si ascende verso l’alto - osserva il Papa – e dall’umiliazione si sale verso l’esaltazione. Dio pone sul trono suo Figlio, davanti al quale “tutti si prostrano in adorazione”. E’ l’universo nella sua interezza a proclamare tale grandezza: dall’orizzonte “della storia umana, ma anche dai cieli e dagli inferi – prosegue Giovanni Paolo II – si leva una possente professione di fede: Gesù Cristo è il Signore”.

 

Una professione di fede alla quale il Papa ha invitato, analogamente, i giovani pellegrini europei diretti a Santiago per le celebrazioni dell’anno Santo Compostelano. Un avvenimento e un luogo che hanno richiamato alla memoria del Pontefice le parole pronunciate durante la sua prima visita del 1982, oggi profetiche dopo i recenti cambiamenti che hanno profondamente mutato il volto del Vecchio continente:

 

“ALLÍ PENSÁIS EN EUROPA, LA MISMA EUROPA ...

Lì pensai all’Europa, la stessa Europa che in quel luogo invitai ad essere se stessa e a incontrarsi con le sue radici cristiane”.

 

Carissimi giovani - ha detto il Papa salutandoli e benedicendoli con l’appellativo di “sentinelle del mattino” – “impegnatevi affinché la luce di Cristo con i vostri ideali, il lavoro e la preghiera illumini il cammino dell’Europa in un nuovo albeggiare di fede e di speranza”. Nei saluti in polacco, poi, Giovanni Paolo II è tornato brevemente sul valore del riposo estivo. Ad un gruppo di pellegrini e di sportivi amanti della bicicletta, il Papa ha detto: “Viaggiando lungo gli itinerari delle vacanze aprite i vostri occhi alla bellezza del mondo circostante e del prossimo”.

**********

 

NOMINE

 

         In Brasile, Giovanni Paolo II ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Mogi das Cruzes, presentata per raggiunti limiti di età dal vescovo Paulo Antonino Mascarenhas Roxo, O.Praem. Al suo posto, ha nominato mons. Airton José dos Santos, finora ausiliare di Santo André. Il presule, 48 anni, ha conseguito la licenza in Diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali quello di rettore del Seminario filosofico, di coordinatore diocesano della Pastorale Vocazionale e della Pastorale Familiare, oltre a svolgere il ministero di parroco della Cattedrale di Santo André. Nel dicembre 2001 è stato nominato Vescovo titolare di Felbes e Ausiliare di Santo André

 

Sempre in Brasile, il Papa ha nominato ausiliare di Santarém il sacerdote Severino Batista de França, dei Minori conventuali, finora guardiano del Convento Sagrado Coração de Jesus, nell’Arcidiocesi di Mació. Il neo vescovo ha 59 anni ed ha compiuto gli studi di teologia presso l’Università Cattolica di São Salvador da Bahia. Nel 1985, ha ottenuto la Licenza in spiritualità francescana presso l’Antonianum di Roma. E’ stato, tra l’altro, direttore del Seminario minore dei Cappuccini, a Maceió; amministratore parrocchiale della Chiesa di Santa Rita e coordinatore arcidiocesano della Pastorale della Gioventù. Ha ricoperto la carica di viceprovinciale OFMCap. per 5 anni e quella di guardiano in diversi conventi.

 

Il Pontefice ha nominato membri ordinari della Pontificia Accademia per la Vita il vescovo di Groningen, Willem J. Eijk, l’ausiliare di Sydney, Anthony Fisher, il sacerdote Angel Rodríguez Luño, il prof. Gianluigi Gigli (Italia) e il dott. Manfred Lütz (Germania).

 

 

 

=======ooo=======

 

 

OGGI SU “L’OSSERVATORE ROMANO”

 

 

Apre la prima pagina l’Iraq: nuove espressioni di condanna degli attacchi contro i cristiani compiuti domenica scorsa.

 

Nelle vaticane, la catechesi e la cronaca dell’udienza generale.

 

Nelle estere, Bangladesh: in conseguenza delle devastanti alluvioni urgono aiuti alimentari per oltre 25 milioni di persone; appelli dell’UNICEF e del PAM per la raccolta di fondi.

 

Nella pagina culturale, un articolo di Angelo Marchesi dal titolo “Riflessione storico-filosofica e prospettiva biblico-rivelata”: alcuni chiarimenti sul rapporto ragione-fede.

 

Nelle pagine italiane, governo: impugnato per incostituzionalità lo Statuto della Regione Toscana che riconosce le coppie di fatto; diffida per il Comune di Genova.

 

 

=======ooo=======

 

 

OGGI IN PRIMO PIANO

4 agosto 2004

 

“AIUTARE IL BANGLADESH COLPITO DALLE ALLUVIONI”:

E’ L’APPELLO ALLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

DEL GOVERNO DI DACCA E DELLA CARITAS ITALIANA

-Intervista con Gildo Coperchio -

 

 

Emergenza umanitaria in Bangladesh a causa delle recenti alluvioni che hanno provocato almeno 600 morti e tre milioni di senzatetto, mentre sono trenta milioni le persone che hanno avuto gravi danni dalle inondazioni. Il governo di Dacca chiede urgente aiuto alla comunità internazionale per la ricostruzione del Paese, quasi totalmente allagato, che vive soprattutto di agricoltura e allevamento. Secondo l’Onu, i danni ammontano a 7 miliardi di dollari. Un altro accorato appello viene dalla Caritas Italiana che da diversi anni è impegnata nella ricostruzione del Paese. Una situazione, dunque, drammatica, come conferma Gildo Coperchio, medico e missionario laico saveriano, dal 1986 in Bangladesh, intervistato da Giancarlo La Vella:

 

**********

R. – Proprio ieri sono arrivato nella capitale, venendo da nord-ovest, dove sembra esserci stato il grosso della bonna, come chiamano qui l’alluvione. I segni del disastro si vedono chiaramente, anche se sembra, per questa settimana, che la piena sia passata. Adesso se ne aspetta un’altra dopo il 15 agosto, almeno secondo le previsioni del governo e degli uffici meteorologici. La popolazione, soprattutto appena fuori delle grosse vie delle comunicazioni, lungo le quali ci sono numerosi villaggi, soffre, soffre molto e chi è stato nei villaggi del Bangladesh sa che cosa questo significhi. Non occorre certo la bonna, bastano anche soltanto due o tre temporali, perché questi abitati si ritrovino coperti d’acqua e di melma. Ma questi sono i problemi comuni a tutti gli anni. Il Bangladesh vive praticamente ogni anno questa stessa situazione, da giugno a settembre. In Bangladesh non ci vuole certo molto per mettere in crisi milioni di persone; bastano 10 minuti di piogge per cambiare la vita di milioni di persone, anche perché il Bangladesh è uno dei Paesi più popolati del mondo. Basti pensare che in una terra come è il Bangladesh, grande come metà dell’Italia, vivono ormai 150 milioni di persone.

 

D. – Quest’anno però l’emergenza sembra particolarmente grave, vista la richiesta urgente di aiuti …

 

R. – Gli aiuti servono indubbiamente. Il problema è come riuscire ad utilizzarli. Quest’anno la notizia appare più clamorosa del solito, perché l’alluvione ha toccato la capitale e questo significa essenzialmente che ha messo in crisi il governo ma anche l’alta società e tutto ciò che muove il Bangladesh. Si parla anche di danni alle industrie manifatturiere, che danno un forte introito all’esecutivo e che sono ferme perché allagate. Noi missionari siamo presenti qui tutto l’anno e continuiamo a fare quel poco che possiamo, con le sole risorse che abbiamo.

**********

 

 

UNA SERIE DI EVENTI COMMEMORATIVI SI SVOLGONO

NEL CORSO DI QUESTA SETTIMANA AD AUSCHWITZ PER RICORDARE QUELLO CHE VIENE DEFINITO “L’OLOCAUSTO DIMENTICATO”,

CIOÈ L’UCCISIONE, DA PARTE DEI NAZISTI,

DI 4000 ROM NELLA SOLA GIORNATA DEL 1 AGOSTO DEL 1944

- Intervista con Benno Müller Hill -

 

 

Una serie di eventi commemorativi si svolgeranno nel corso di questa settimana ad Auschwitz per ricordare quello che viene definito “l’olocausto dimenticato”, cioè l’uccisione, da parte dei nazisti di 4000 rom nella sola giornata del 1 agosto del 1944. Passarono per le camere a gas e poi furono cremati nel famigerato campo dove, nei giorni scorsi, centinaia di rom provenienti da tutta Europa hanno sfilato per ricordare i loro compagni, massacrati 60 anni fa. Insieme con gli ebrei i rom erano l’unico gruppo etnico ‘scelto’ dai nazisti per lo sterminio su base razziale. In tutta Europa, ne sono stati uccisi circa 250 mila. Il servizio di Danielle Vella:

 

**********

(musica)

 

“Ebrei e zingari: incondizionatamente, devono essere sterminati”. L’annuncio risale al 1942 ed è del ministro della giustizia nazista. In seguito dei 23 mila rom spediti nell’infame campo della morte, 19 mila sono morti lì. Il genetista tedesco Benno Müller Hill, dell’Università di Colonia, ha studiato approfonditamente la strategia del genocidio nazista. Nel 1984 ha pubblicato un volume, il cui titolo inglese è “Murderous Science”, “Scienza assassina”:

 

R. – I DISCOVERED IN THE LATE SEVENTIES, THAT ALMOST NOTHING WAS DONE ...

Verso la fine degli anni Settanta mi sono reso conto che non esistevano dati sulla tragica storia della genetica nella Germania nazista. Allora ho iniziato a fare delle ricerche ed ho scoperto che a quell’epoca, la “Deutsche Forschungsgemeinschaft” (Centro di ricerche tedesco), la più grande istituzione che da sempre finanzia le ricerche e che è tuttora esistente, finanziava il progetto del genocidio degli zingari tedeschi.

 

Le ricerche condotte dagli scienziati tedeschi durante la seconda guerra mondiale, miravano ad identificare i rom cosiddetti ‘puri’:

 

R. – THE IDEA WAS THAT ONE HAD TO SEPARATE THE 95 PER CENT OF ...

L’idea era di separare il 95 per cento di ‘razza mista’ dal 5 per cento di zingari ‘puri’, che probabilmente sarebbero sopravvissuti, mentre tutti gli altri avrebbero dovuto essere sterilizzati e rinchiusi in campi speciali. In realtà, sono finiti tutti ad Auschwitz dove sono stati tutti assassinati.

 

Il professor Müller Hill ha detto che le scoperte fatte lo hanno colpito profondamente:

 

R. – IT CHANGED MY LIFE, TO SOME EXTENT; I LEARNED THAT SCIENCE IS NOT ...

Hanno cambiato la mia vita, in un certo modo. Ho imparato che la scienza non è solo un’attività interessante, piacevole, ma che può essere anche assassina e criminale. Ho scritto al presidente di questa istituzione che a suo tempo finanziò il programma del genocidio, chiedendo che oggi si indaghi su quel fatto. Per quanto ne sappia, a tutt’oggi nulla si è mosso.

 

Ancora oggi, l’istituto è la maggiore agenzia di ricerche in Germania.

 

(musica)

**********

 

 

SI CHIAMA “EUROMED HERITAGE” IL PROGRAMMA REGIONALE DELLA COMMISSIONE UE,

CHE LEGA IN UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE CULTURALE

L’EUROPA CON GLI STATI CHE SI AFFACCIANO SUL MEDITERRANEO

- Intervista con Roberto Carpano -

 

 

Anche nelle ultime ore sono sbarcati nell’isola italiana di Lampedusa clandestini giunti su imbarcazioni di fortuna. La maggior parte proviene dai Paesi del Nord Africa. Di questi Paesi, e più in generale di quanti affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo, si parla spesso proprio per l’emergenza di immigrati irregolari. Così come del loro rapporto con l’Unione europea si parla per ricordare gli accordi bilaterali su quote di immigrazione o gli accordi di vigilanza sulle coste. Ma esiste un progetto di “cooperazione particolare” e un vero e proprio rapporto di “partenariato” tra l’Europa e i Paesi del Mediterraneo.  Ascoltiamo, nell’intervista di Fausta Speranza, Roberto Carpano, responsabile di Euromed Heritage, il Programma regionale della Commissione europea:

 

**********

R. - Diciamo che, da un punto di vista di strumenti di cooperazione, l’approccio con questi Paesi si basa essenzialmente su quello che il programma “Meda” prevede: 5200 milioni di euro da destinare in sei anni. La fase attuale finisce nel 2006, dopodiché dovrà essere rinegoziato sotto altre forme. La  preoccupazione essenziale di Meda è di cercare di far capire ai Paesi del Mediterraneo meridionale che l’Unione Europea ha un interesse reale per la creazione di una politica di cooperazione, intesa essenzialmente come politica di sicurezza. Se noi pensiamo a tutte quelle che sono le relazioni fra l’Unione Europea e le altre regioni del mondo, le politiche di cooperazione si impostano essenzialmente in uno scenario di sviluppo: nel senso di far crescere, dil contribuire a un miglioramento delle condizioni economiche di questi Paesi. A mio avviso, nell’ambito di Meda, con gli Stati mediterranei, le politiche di cooperazione sono strettamente influenzate da una preoccupazione di sicurezza e di stabilità nello scacchiere mediterraneo.

 

D. – Troviamo, però, anche l’impegno per un “partenariato” particolare nei confronti dei Paesi del Mediterraneo. In che termini possiamo fotografare questo rapporto nuovo?

 

R. – Il rapporto che corre lungo il filo delle relazioni culturali è uno scenario nuovo. Fino ad oggi, quando si parla di relazioni di cooperazione, si parla essenzialmente di quelle che sono le relazioni fra governi, fra Stati. Abbiamo visto che con alcuni Paesi gravati da regimi autoritari, o quanto meno che stanno avvicinandosi solamente adesso ai regimi democratici, ad esempio l’Algeria, il dialogo fra governi, fra Stati, mostra alcune rigidità che sono spesso estremamente pesanti. Ed ecco che allora vengono scelti altri canali per rafforzare l’intensità di dialogo: relazioni culturali che cambiano attori. Non sono, cioè, necessariamente i governi il punto di riferimento, ma tutti gli organismi che girano intorno al tema della cultura. In  Euromed Heritage, il programma di cui sono il coordinatore e che si occupa di uno scambio riguardante gestione, conservazione, fruizione e salvaguardia dei patrimoni culturali, gli attori sono: Fondazioni, Ong, Istituti di cultura, Enti locali che dialogano su temi che non sono quelli di competenza tipicamente governativa, ma sono invece di carattere più culturale. Per cui la nostra idea è quella di far dialogare alcuni attori di questi Paesi, non attraverso i canali diplomatici ufficiali, ma utilizzando invece una velocità differente di rapporto, data dal legame fornito dalla cultura. La cultura ha un grossissimo vantaggio: è un veicolo mediatico formidabile. E, a mio avviso, è importante far sì che quanto prodotto dalla cultura sia sempre più mediatizzato, così da mostrare che, fra le due sponde, esistono elementi in comune, che possono essere dei ponti importanti per rafforzare il dialogo.

**********  

 

 

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA UNA LAICA SARÀ ALLA GUIDA

DI UNA DELLE PIÙ PRESTIGIOSE SCUOLE DEI GESUITI. DAL PRIMO SETTEMBRE,  GABRIELLA TONA  DIVENTERÀ RETTORE DELL’ISTITUTO LEONE XIII DI MILANO,

FONDATO DALLA COMPAGNIA DI GESÙ NEL 1893

- Intervista con padre Vincenzo de Mari -

 

 

     Per la prima volta in Italia una donna laica sarà alla guida di una delle più prestigiose scuole dei gesuiti. Dal primo settembre, infatti, Gabriella Tona, 44 anni, sposata e madre di due figlie, diventerà rettore dell’Istituto Leone XIII di Milano, fondato dalla Compagnia di Gesù nel 1893. Un messaggio forte, quello che la Compagnia di Gesù lancia al mondo cattolico italiano ridisegnando il ruolo che la componente laica ricopre all’interno delle sue attività. Per un commento sentiamo padre Vincenzo de Mari, rettore uscente del Leone XIII, intervistato da Stefano Leszczynski.

 

 

**********

R. – Direi che si inquadra in una politica, in una strategia che i nostri superiori hanno elaborato per l’avvenire della nostra attività in Italia. Di fronte alla diminuzione e all’invecchiamento dei gesuiti, le strade fondamentalmente sono due: una è, man mano che i gesuiti escono di scena, rinunziare alle attività che stavano dirigendo, che stavano animando; l’altra, è quella di mantenere la Compagnia, la parte direi di ispirazione, di fedeltà al carisma, di progetto apostolico affidando ai nostri collaboratori laici, che evidentemente devono condividere tutto questo, la parte più operativa, più organizzativa.

 

D. – Com’è stata accolta questa decisione nell’ambito della Compagnia e quale sarà il ruolo del rettore, anche nei confronti dei religiosi?

 

R. – L’accoglienza da parte dei gesuiti è buona. Evidentemente ci sono state alcune resistenze, però direi che quando si tratta di cose importanti, l’obbedienza e la fedeltà del direttivo dei superiori emerge molto chiaramente. Nell’ambito dell’Istituto, qualche perplessità da parte dei genitori, che esprimevano specialmente il timore che la Compagnia abbandonasse la scuola e, quindi, si trattava di trovare una persona giusta. Questa persona l’abbiamo trovata e adesso le affidiamo questa direzione. Naturalmente, la Compagnia rimane titolare della scuola, quindi responsabile e garante del progetto educativo, dell’ispirazione, del carisma.

 

D. – La Congregazione generale della Compagnia di Gesù, già qualche anno fa, fece una dichiarazione sul ruolo della donna nella Chiesa. Ricordiamo qual è il punto di vista della Compagnia di Gesù?

 

R. – C’è stata, forse in passato, una certa diffidenza nei riguardi del gentil sesso, che non è assolutamente giustificata, perché abbiamo dei collaboratori ottimi, di assoluta fiducia, che non pongono alcun problema, di nessun genere, per il fatto di essere donna. E la Compagnia, forse, ha avuto qualche torto in passato, ha quasi chiesto scusa, direi, al mondo femminile, ma questo va inquadrato nel discorso più vasto della collaborazione con i laici. La caratteristica fondamentale, che noi dobbiamo avere, è quello della fiducia nei confronti dei laici, perché abbiamo dei laici di primissimo ordine.

**********  

 

 

SI INAUGURA QUESTA SERA LA 57.MA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE

DEL CINEMA DI LOCARNO: LE SCELTE DI QUEST’ANNO, SEMPRE ALL’INSEGNA

DEL CINEMA D’AUTORE, E L’ATMOSFERA SEMPRE FESTOSA

- Intervista con Teresa Cavina -

 

Si inaugura questa sera la 57.ma edizione del Festival internazionale del cinema di Locarno, diretto da Irene Bignardi. La prestigiosa Rassegna continua anche quest’anno nella sua tradizione di ricerca, di scoperte, di eclettismo e di amore per il cinema d'autore, ma anche nella sua magia, nella sua convivialità, nella sua atmosfera festosa. Una fisionomia particolare, che ci viene descritta da Teresa Cavina, vice-direttore del Festival, nel servizio di Luca Pellegrini:

 

**********

R. – Direi che, nonostante i suoi 57 anni o forse proprio per i suoi 57 anni che gli hanno permesso di accumulare esperienza, il Festival di Locarno ha un’anima curiosa, attenta al luogo, attenta al sociale, attenta a quello che accade nel mondo e non solo nel mondo del cinema.

 

D. – Il momento più spettacolare e festoso della Rassegna è proprio quello della sera, quando, ottomila spettatori di tutte le età, Paesi, professioni, si ritrovano sotto le stelle della Piazza Grande, davanti ad uno degli schermi più grandi del mondo ...

 

R. – E’ una sezione che prende proprio il nome del luogo. Essendo il luogo di raccolta di migliaia di persone, abbiamo scelto uno stile intelligente, però più aperto ad incontrare i gusti molto differenti di migliaia di persone.

 

D. - Come vengono selezionati i film del Concorso che aspirano al ‘Pardo d’Oro’?

 

R. – Vengono scelti soprattutto vedendo migliaia di film. Ogni anno, per comporre la nostra rosa di 18 titoli, vediamo almeno 1200-1300 pellicole e, alla fine, tra queste 1300, con gesti anche spesso arbitrari perché ce ne sono più di 18 belli a dir la verità, scegliamo i 18 che non solo siano belli, ma anche che siano costruiti in modo speciale e li presentiamo. Quest’anno i 18 Film che abbiamo in concorso provengono da 17 Paesi diversi.

 

D. - Un appuntamento di grande significato artistico attende gli spettatori nei prossimi giorni di Festival ...

 

R. – Lunedì 9 agosto, Locarno darà il suo premio più importante, il nostro ‘Pardo’ d’onore, e quest’anno lo attribuiremo, con immenso orgoglio e immensa gioia a Ermanno Olmi. La scelta di Olmi penso proprio riassuma questa nostra posizione etico-politica. Olmi è un grandissimo artista, quindi rappresenta una grandissima capacità di attenzione e di creatività rispetto agli elementi estetico-formali, senza mai abdicare nemmeno per un momento al suo impegno etico e alla sua concezione del mondo.

**********

 

 

=======ooo=======

 

 

 

CHIESA E SOCIETA’

4 agosto 2004

 

 

PARTITI STAMANE DA BRINDISI PER LA REGIONE DEL DARFUR IN SUDAN,

INSANGUINATA DA UN VIOLENTO CONFLITTO INTERNO, DUE AEREI

DEL PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE, IN AIUTO ALLE POPOLAZIONI

STREMATE DALLA GUERRA E DALLA SICCITA’

 

BRINDISI. = Sono partiti stamane per il Sudan, dalla base ONU di Pronto Intervento (UNHRD) di Brindisi, i primi due C130 dei 12 voli umanitari del Programma alimentare mondiale (PAM) delle Nazioni Unite. Gli aerei, a pieno carico, sono diretti alla città di El Geneina, nella regione del Darfur, insanguinata da un violento conflitto interno. A bordo dei velivoli ci sono le prime attrezzature logistiche per installare uffici per attività umanitarie: prefabbricati, purificatori d'acqua, bagni da campo, materiale sanitario e generi alimentari. A bordo degli aerei sono anche i tecnici dell'UNHRD che dovranno verificare, una volta a destinazione, la corretta installazione delle attrezzature inviate. Il Programma alimentare mondiale (PAM) lamenta di aver ricevuto fino ad oggi soltanto un terzo dei fondi necessari per finanziare le operazioni di paracadutaggio dei viveri nel Darfur: “78 milioni di dollari dei 195 che il PAM aveva chiesto”, ha dichiarato la portavoce dell'agenzia ONU a Ginevra, Christiane Berthiaume. “I Paesi che hanno maggiormente contribuito sono gli Stati Uniti che hanno versato 46 milioni di dollari, Olanda e Gran Bretagna, 5 milioni, e il Giappone, 3 milioni”. La stagione delle piogge ha reso impraticabili le strade ed è per questo che è necessario usare gli aerei per poter distribuire gli aiuti alimentari. (R.G)

 

 

 “MACRAMÉ 2004”:

AL VIA OGGI A GENOVA IL PRIMO CAMPO SCOUT INTERNAZIONALE D’ITALIA

- A cura di Dino Frambati -

 

**********

GENOVA. = Ha inizio oggi, sulle alture del savonese, “Macramé 2004”, il primo campo scout internazionale in Liguria. La regione è stata scelta quest’anno proprio perché Genova, suo capoluogo, è stata proclamata quest’anno Capitale europea della cultura. Si intende così esaltare la cultura dell’incontro tra soggetti diversi, ma anche la conoscenza della propria identità, la volontà di conoscere l’altro e il desiderio di confronto. Il grande campo, a partecipazione mondiale, durerà fino al 13 agosto e vedrà partecipi circa mille ragazzi e ragazze di età compresa fra i 13 ed i 16 anni, provenienti dalle Associazioni scout e guide degli Stati che si affacciano sul Mediterraneo. E’ organizzato dall’Associazione Guide scout cattolici italiani, in collaborazione con il Movimento adulti scout cattolici italiani e con il Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani. L’incontro con gli altri, la spiritualità, il dialogo religioso, essere cittadini del mondo alla ricerca della pace: saranno i temi portanti dell’iniziativa che mira ad esaltare i valori dell’accoglienza, dialogo, rispetto, conoscenza di altre religioni. Ci saranno anche occasioni di svago, come escursioni in bicicletta e visite nei luoghi più significativi di Genova e dintorni. Per concludere, una curiosità sul nome alla manifestazione: “Macramé” è quello di un antico pizzo genovese dai mille nodini e legami, simbolo di una città dalla grande storia, ma scelto anche per indicare legame ed intreccio intenso tra la sua gente e quella dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

**********

 

 

NASCE IN BRASILE UNA RADIO IN GUARANI’, LA LINGUA DEGLI INDIGENI DI AMAMBAI’,

NEL MATO GROSSO DO SUL: SI TRATTA DI UN PROGETTO PILOTA PROMOSSO DALL’UNIVERSITA’ DI SAN PAOLO PER LA TUTELA DELLE CULTURE AUTOCTONE

 

SAN PAOLO. = Gli indigeni del territorio di Amambaí, 350 chilometri da Campo Grande, nel Mato Grosso do Sul, si preparano a lanciare un programma ‘pionieristico’ di educazione per i popoli nativi attraverso un’emittente radiofonica che trasmetterà esclusivamente nel loro idioma, il guaraní, una delle principali lingue autoctone dell’intero continente americano. L’iniziativa si avvale del contributo dei maestri della scuola municipale Coroa Sagrada e fa parte del progetto ‘Educom.radio’, nato da una collaborazione tra il ministero dell’Istruzione e il ‘Nucleo di comunicazione ed educazione’ dell’Università di San Paolo. L’obiettivo è recuperare il guaraní, parlato prevalentemente dagli anziani delle comunità e a cui i giovani preferiscono in molti casi il portoghese, perché utilizzato dalle principali radio commerciali, nel tentativo di valorizzare gli usi e i costumi tradizionali delle popolazioni indigene, costantemente minacciate dallo sfruttamento troppo spesso indiscriminato delle risorse di cui sono ricchi i loro territori. (R.G.)

 

 

RIPARTE IN ITALIA LA CAMPAGNA DI LEGAMBIENTE CONTRO GLI INCENDI

NEI PARCHI NATURALI. PREOCCUPANTI I RISULTATI DELL’INDAGINE,

CONDOTTA DALL’ASSOCIAZIONE SU 1000 COMUNI.

NELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE IN MATERIA, CI SONO ANCORA TROPPI RITARDI

 

CATANZARO. = In Italia Legambiente e Ministero dell’Ambiente anche quest’anno insieme nella lotta contro gli incendi nei parchi naturali. Riparte, infatti, la campagna a tutela del patrimonio naturalistico promossa dall’associazione ambientalista impegnata ormai da tempo in un’operazione capillare di prevenzione e repressione dell’attività di piromani ed ecomafiosi. I progressi fatti in questa direzione sono stati significativi ma “rimane ancora tanto da fare”. Secondo una recente indagine di Legambiente condotta su un campione di 1000 Comuni, infatti, due amministrazioni su tre non fanno abbastanza per contrastare la piaga degli incendi. Il 60 per cento non realizza attività di manutenzione dei boschi né di informazione presso la popolazione e il 47 per cento non si attiva neanche per fermare i roghi. Allarmante è, inoltre, il dato relativo alla Calabria dove su 18 Comuni interessati dal fenomeno, solo 3 hanno realizzato il catasto delle aree percorse dal fuoco, strumento indispensabile per evitare speculazione da parte dei piromani. Secondo Antonio Nicoletti, responsabile nazionale della campagna di Legambiente, “I comuni sono in forte ritardo nell’applicazione della legge 353 che rimane comunque un punto di riferimento per un impegno sempre maggiore da parte di tutti”. (R.P.)

 

 

=======ooo=======

 

 

24 ORE NEL MONDO

4 agosto 2004

- A cura di Amedeo Lomonaco -

 

In Iraq non si interrompono le violenze: a Mosul sono scoppiati furiosi combattimenti, costati la vita a dodici persone, tra la polizia irachena e gruppi di miliziani. E sempre a Mosul due iracheni, tra i quali una donna, sono rimasti uccisi in seguito all’esplosione di una bomba che aveva come obiettivo un convoglio militare americano. In questo complesso scenario si devono comunque registrare importanti svolte sul fronte ostaggi: sono stati liberati, infatti, quattro autisti giordani, rapiti lo scorso 27 luglio dalla guerriglia, e due camionisti turchi recentemente presi in ostaggio da un gruppo legato ad Al Qaeda. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

**********

La notizia del rilascio dei giordani è stata data, stamani, dal fratello di uno dei sequestrati e confermata da fonti del ministero degli Esteri di Amman. I guerriglieri hanno chiesto alla Giordania di sospendere l’appoggio alle forze della coalizione. Un’altra liberazione, quella di due autisti turchi, è stata annunciata in un messaggio consegnato all’emittente araba Al Jazeera e confermata dal governo di Ankara. I rapitori, che lunedì scorso hanno diffuso su internet il filmato dell’uccisione di un terzo ostaggio turco, hanno dichiarato, in un nuovo video, di aver liberato i due uomini perché “le loro ditte si sono impegnate a sospendere i trasporti con rifornimenti alle truppe americane in Iraq”. Sulla drammatica vicenda delle torture commesse nel famigerato carcere di Abu Ghraib da soldati americani contro prigionieri iracheni, si deve registrare, intanto, la deposizione di Paul Arthur, capo degli investigatori militari che hanno indagato sulla vicenda. Intervenendo al processo contro Lynndie England, la soldatessa statunitense ritratta in diverse agghiaccianti fotografie, l’investigatore ha dichiarato che gli abusi sono stati compiuti dai militari americani “per sfogare la loro frustrazione e per divertimento”.

**********

 

In Israele il primo ministro, Ariel Sharon, ha respinto le condizioni poste dal partito laico di centro ‘Shinui’ per l’ingresso nel governo di un partito religioso ultraortodosso. Sharon non dispone più di una maggioranza parlamentare per far approvare il suo controverso piano di ritiro dalla striscia di Gaza, che ha provocato critiche anche in seno al suo partito Likud, e sta tentando di allargare la coalizione governativa. Il Dipartimento di Stato americano ha rinnovato, intanto, l’invito a tutti i cittadini americani a lasciare immediatamente la Striscia di Gaza e ad evitare, per ragioni di sicurezza, viaggi in Israele e Cisgiordania.

 

In Gran Bretagna almeno tredici uomini, tutti di origine asiatica, sono stati arrestati a Londra e nel nord del Paese nel corso di una vasta operazione anti-terrorismo condotta dalle forze di sicurezza del Paese. Lo ha reso noto la polizia britannica con un comunicato, nel quale si afferma che gli arrestati sono sospettati di coinvolgimento nella pianificazione e nell’esecuzione di attentati.

 

In Francia, la Corte d’appello di Parigi ha respinto questa mattina la richiesta di scarcerazione dei quattro cittadini francesi rimpatriati lo scorso 27 luglio dopo una detenzione di oltre due anni e mezzo nella base militare americana di Guantanamo, a Cuba. La decisione della Corte d’appello conferma la posizione della Procura che aveva richiesto di non rimettere in libertà i quattro uomini accusati di appartenere ad un’organizzazione terroristica.

 

Si sono svolti stamani in Belgio i funerali delle vittime della tragedia di Ghislenghien, dove un’esplosione causata da una fuga di gas ha ucciso, venerdì scorso, 18 persone. Tra gli altri, hanno partecipato alle esequie il primo ministro belga, Guy Verhofstadt, i ministri dell'Interno e della Difesa, il principe Philip della casa regnante belga ed esponenti del governo vallone.

 

La presidente dello Sri Lanka, Chandrika Kumaratunga, ha respinto la proposta dei ribelli Tamil di negoziare un’autonomia transitoria. Il capo di Stato del Paese asiatico, che in un primo momento si era dichiarato disposta a trattare, ha detto al mediatore norvegese, Vidar Helgesen, che il suo partito, Alleanza per la libertà, non è pronto a intavolare negoziati di pace sulla base delle proposte avanzate dalle Tigri tamil.

 

In India sono 24 i morti ed almeno 5 i dispersi a causa del crollo di un tunnel nei pressi della contestata diga di Tehri. L’incidente è avvenuto lunedì scorso ma il bilancio ufficiale della disgrazia è stato fornito solo oggi. La costruzione della diga di Tehri, la più alta dell’Asia (261 metri), fa parte di un mega progetto idroelettrico che dovrebbe produrre fino a 24.000 megawatt di elettricità, al quale si oppongono diverse organizzazioni ambientaliste che da tempo denunciano il rischio di disastri.

 

Restiamo in India dove le recenti inondazioni avvenute nell’ovest del Paese e provocate dai monsoni hanno causato la morte di almeno 151 persone. Lo hanno reso noto le autorità dello Stato del Gujarat.

 

Una tragedia della follia ha colpito la Cina dove il guardiano di un asilo di Pechino ha accoltellato 14 bambini e due insegnanti. Un bambino è morto ed altri due sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni.

 

È salito a 464 il numero delle vittime dell’incendio scoppiato domenica scorsa nell’affollato centro commerciale di Asunción. La Sovrintendenza alla sicurezza ha intanto confermato che il supermercato era assicurato per 4 milioni di dollari in caso di furto o danni alle merci ma solo per 35.000 dollari in caso di infortuni alle persone. Rimane ancora incerta la causa dell’incendio. Il servizio di Maurizio Salvi:

 

 

**********

La disorganizzazione è massima e soprattutto le fonti si contraddicono ripetutamente sulle cause del disastro. Settori di polizia, governo e magistratura insistono sulla tesi della casualità dell’incidente e sull’esistenza di una fuga di gas. Un altro settore della magistratura, il capo delle forze militari, il generale José Kei Kanasaua, e varie fonti, che però chiedono l’anonimato, protendono, invece, per l’attentato. In effetti, se si considera che la chiusura criminale delle porte del supermercato è durata appena due minuti, solo l’uso di un esplosivo tipo plastico – si è detto – potrebbe spiegare l’immediata morte di un così gran numero di persone.

 

Maurizio Salvi, per la Radio Vaticana.

**********

 

L’Unione africana “prevede” di portare da 300 a “circa 2.000” il numero dei soldati che saranno schierati nel Darfur, la regione del Sudan occidentale martoriata da un sanguinoso conflitto. “Stiamo valutando, insieme a Nigeria e a Ruanda – ha dichiarato il portavoce dell’Unione - la possibilità di inviare ulteriori contingenti con i quali le nostre forze raggiungeranno circa 2.000 unità”. E per protestare contro un possibile intervento militare da parte dei Paesi occidentali nel Darfur, questa mattina, sono scese in piazza, a Khartoum, decine di migliaia di persone.

 

L’ONU ha intimato al Sudan di adottare un’azione energica contro quella che è stata definita la più grave crisi umanitaria del mondo. La risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza dà al governo sudanese 30 giorni di tempo per disarmare le milizie arabe Janjaweed, ritenute responsabili dei massacri e delle violenze perpetrate ai danni della popolazione africana della regione.

 

Un forte sisma sottomarino, con epicentro sotto il livello del mare a circa 370 chilometri a sud di Atene, ha fatto tremare l’isola greca di Kos. Il terremoto, di 5.7 gradi della scala Richter, è stato avvertito anche nella costa occidentale della Turchia e non ha provocato danni o vittime.

 

In Italia, via libera di Camera e Senato alla risoluzione di maggioranza sul Documento di programmazione economica e finanziaria. Il testo prevede una serie di interventi che, con la Finanziaria, andranno a delineare la manovra complessiva da 24 miliardi di euro. Sulla risoluzione, ascoltiamo il servizio di Giampiero Guadagni:

 

**********

La risoluzione di maggioranza, approvata ieri dalla Camera, impegna il governo a definire, nella finanziaria 2005, gli interventi per una progressiva riduzione della pressione fiscale, con attenzioni particolari per le famiglie monoreddito e numerose. La Risoluzione sollecita, poi, a stimolare la crescita, monitorando i prezzi, contenendo le tariffe, garantendo il Sud, tenendo comunque sempre sotto controllo la spesa. Soddisfatto Berlusconi, che parla di importanti passi avanti verso il completamento del programma elettorale del 2001 della Casa delle libertà. Il premier ribadisce: “Abbasseremo le tasse con la finanziaria. La ripresa economica, nel 2005, sarà stabile”. Dello stesso avviso il ministro del Tesoro, Siniscalco, che spiega: “La manovra da 24 miliardi di euro non sarà indolore, ma non metterà le mani in tasca a nessuno e sarà aperta ai suggerimenti delle parti sociali”. Fortemente critiche le opposizioni che hanno bocciato la Risoluzione della maggioranza. Dopo tre anni di governo di centro-destra – si sottolinea – la finanza pubblica è sempre più instabile e le difficoltà strutturali persistono. Intanto, il Fondo monetario internazionale incalza l’Italia che, rispetto a Francia e Germania, registra il maggior declino nelle crescita della produttività degli ultimi 10 anni. Promossa, invece, la riforma del mercato del lavoro e quella recente delle pensioni, ma dal Fondo monetario arriva anche l’invito a non tagliare le tasse durante il risanamento dei conti.

 

Per la Radio Vaticana, Giampiero Guadagni.

**********       

 

 

=======ooo=======